Petrolio e oro: analisi e prospettive

Il petrolio prosegue la sua discesa nel corso delle ultime sedute mentre l’oro si conferma bene di rifugio per eccellenza e tocca nuovamente i 1300 dollari.

Petrolio : quotazioni Novembre 2016

Le quotazioni del greggio, dopo una serie di rialzi, dallo scorso 20 novembre hanno intrapreso una discesa abbastanza repentina. Dopo aver raggiunto i 52 dollari al barile, sono scese nel corso delle ultime due settimane a 44 dollari, arretrando di circa il 15 per cento.

Un periodo particolarmente stressante per le quotazioni del petrolio nel corso degli ultimi mesi, a seguito anche delle differenti e altalenanti prospettive circa il taglio della produzione da parte dei paesi membri dell’OPEC.

Nell’ultimo summit in Algeria, le aspettative circa la possibilità di addivenire ad un accordo prendevano quota ma i recenti incontri informali, hanno ridotto al lumicino le speranze di poter siglare una intesa che sembra essere ormai definitivamente tramontata.

Si attendono nel frattempo notizie circa l’andamento delle trattative tra i paesi OPEC e la Russia, con l’obiettivo di provare insieme a spingere verso l’alto le quotazioni del petrolio.

La data cruciale è comunque quella del 30 novembre, quando, nella riunione di Vienna, si stabiliranno in dettaglio i tagli della produzione e le quote dei singoli paesi. L’intenzione è di riportarsi sui livelli di 32,5-33 milioni di barili al giorno, in modo da provare a riequilibrare il mercato.

Una buona parte degli analisti rimane comunque scettica sulla possibilità che sarà siglato un patto nel corso del meeting austriaco.

Al momento il Petrolio Wti è in rialzo a 44,35 dollari al barile ed il Brent a quota 45,7 dollari. Secondo Claudio Descalzi, il 2017 potrebbe rappresentare l’anno della stabilizzazione verso l’alto dei prezzi. È quanto dichiarato dall’amministratore di Eni nel corso della diciannovesima edizione della “Abu Dhabi International Petroleum Exhibition and Conference”.

Per quanto riguarda i prezzi, Descalzi prevede un barile tra 55 e 65 dollari nel 2017.

Oro quotazioni Novembre 2016

L’oro si conferma ancora una volta bene rifugio per eccellenza, toccando nuovamente quota 1.300 dollari l’oncia.

A spingere in alto le quotazioni anche gli ultimi sondaggi sulle presidenziali americane che hanno visto un buon recupero di Trump sulla Clinton.

In caso di elezioni favorevoli a Trump, si prevedono stime in crescita per le quotazioni del metallo giallo.

Una buona parte degli economisti ritiene che il periodo comunque non sarà facile da affrontare anche in caso di mandato presidenziale per Hillary Clinton. Le difficoltà all’orizzonte appaiono molteplici e dunque qualunque sia l’esito delle presidenziali USA, è estremamente probabile che le quotazioni dell’oro continueranno a crescere anche nel corso del 2017.

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