Il prezzo del Petrolio si sgonfia dai massimi da aprile 2019 sopra area 65 dollari

Settimana sull’ottovolante per il prezzo del petrolio, che dopo essere schizzato, nella versione WTI, sul top degli ultimi 8 mesi a 65,65 dollari, ha chiuso la seduta di Venerdì a 10 Gennaio a quota 59,12 dollari. L’escursione tra il massimo appena indicato ed il minimo delle ultime 5 sedute toccato a quota 58,66 dollari è stata di ben 10,6 punti percentuali.

La cronistoria della scorsa settimana ha visto le quotazioni del greggio impennarsi sui massimi dallo scorso Aprile in seguito alla ritorsione iraniana per l’uccisione del generale Soleimani ad opera degli Stati Uniti. Nella notte tra il 7 e l’8 Gennaio, infatti, il regime di Teheran ha lanciato dei missili contro due basi americane in Iraq.

Il prezzo del barile si è raffreddato nelle ore successive al raid iraniano con le dichiarazioni del presidente Trump. Quando ormai si temeva che potesse arrivare il peggio con un nuova offensiva statunitense, il capo della Casa Bianca ha invece promesso soltanto delle nuove pesanti sanzioni contro l’Iran, proponendo delle trattative se Teheran cesserà le ostilità e cambierà il proprio comportamento. Trump ha tuttavia ricordato agli iraniani che gli USA sono una potenza militare senza eguali.

Ulteriore acqua sul fuoco è stata gettata dall’OPEC, che ha rassicurato sulla continuità della disponibilità di petrolio nonostante le tensioni scoppiate in Medioriente.

Prezzo del WTI in forte frenata dopo che l’EIA (Energy Information Administration) ha reso noto che nella settimana terminata il 3 Gennaio, il saldo delle scorte di petrolio statunitense sono aumentate di circa 1,6 milioni di barili, disattendendo nettamente le aspettative degli analisti, che invece avevano pronosticato una riduzione di circa 3,2 milioni di barili. Lettura diametralmente opposta anche alle indicazioni dell’API (American Petroleum Institute) che invece avevano stimato un calo di quasi 5,95 milioni di barili. In forte crescita anche le scorte di benzina, che sempre secondo fonte EIA sono cresciute di 9,1 milioni di unità, contro l’aumento di circa 2,7 milioni di unità del consensus e +6,7 milioni di unità indicato dall’API. Infine, le riserve di distillati sono aumentate di circa 5,3 milioni di unità, oltre i 3,9 milioni stimati dagli analisti, ma meno di +6,4 milioni di unità del dato API.

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Andamento prezzo petrolio sul breve-medio periodo


Il quadro tecnico di breve-medio periodo per il petrolio WTI risulta essere quanto mai incerto e dipendente dagli eventi in Medioriente. Basti pensare che le quotazioni dopo essere volate sui massimi ad 8 mesi hanno terminato l’ottava sull’importantissimo supporto rappresentato dalla media mobile a 50 periodi (la prima linea dal basso verso l’alto sul grafico), che transita sui livelli di chiusura, in area 59,30$. La perdita del sostegno appena indicato, se confermata anche nelle sedute successive potrebbe causare ulteriori discese con primo target in area 58-57,50 dollari ed obiettivo più profondo in area 56-55 dollari.

Soltanto il ritorno sopra le medie mobili minori, a 25 e 10 giorni (rispettivamente la linea mediana e la prima linea dall’alto verso il basso sul grafico), che passano in area 60,40-60,70 dollari ed il successivo break-out di area 62$, potrebbero scongiurare lo scenario ribassista descritto in precedenza. Oltre quota 62 dollari, in chiusura daily, attesi possibili allunghi in area 64,50-65 dollari, per poi tentare di attaccare i recenti massimi.

Pattern di trading sul petrolio (WTI) valido da 1 a 5giorni

Il pattern di trading Long si attiva con chiusura oraria oltre quota 59,55$ e consiglia di prendere i primi profitti in area 60,14 e 60,51 dollari; stop loss in caso di discesa sotto quota 58,93$. Mantenere o sovrappesare le operazioni rialziste in caso di break-out orario di quota 60,51$, per approfittare di eventuali allunghi in prima battuta a quota 61,13$ e successivamente a quota 61,49$; stoppare le operazioni in caso di ritorno sotto quota 59,12 in chiusura oraria.

Lecito insistere con nuove posizioni Long in caso di estensioni al rialzo sopra quota 61,49$ in chiusura di candela oraria, per cercare di sfruttare ulteriori balzi in area 61,75 e 62,36 dollari, estesi in area 62,99 dollari; stop loss in caso di ritorno sotto 60,51$ in close orario. Suggeriti acquisti sulla debolezza in caso di affondo in area 55,80$, per sfruttare eventuali rimbalzi a quota 56,35 e 56,93 dollari, estesi a 57,63$; stop loss in caso di flessioni sotto quota 55$ in chiusura di candela oraria o daily.

Il pattern di trading Short, invece, prende forma chiusura oraria sotto quota 58,93$ e fissa i primi due obiettivi in area 58,57 e 57,99 dollari; stop loss in caso di recupero sopra 59,55$ in chiusura oraria. Mantenere o incrementare le posizioni corte in caso di discesa sotto quota 57,99$ in chiusura di candela oraria, per ricoprirsi prima a 57,63$ e successivamente a quota 57,28$; stoppare le operazioni in caso di ritorno sopra quota 58,93$ in close orario.

Si consiglia insistere con nuove posizioni Short in caso di flessione sotto quota 57,28$ in chiusura di candela oraria, per sfruttare eventuali cali in area 56,93 e 56,35 dollari, estesi a quota 55,80$; stoppare le operazioni in caso di recupero oltre quota 57,99$ in close orario. Short speculativi in caso di allungo in area 62,99$, per approfittare di eventuali correzioni a quota 62,36$ e 61,75$, estese a quota 61,13; stop loss in caso di ulteriori estensioni sopra quota 63,65$ in chiusura di candela oraria o daily.

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