Ecco perché conviene investire in azioni Amazon

Il venditore di prodotti di ogni tipo online Amazon.com Inc, ha da poco svelato una serie di nuovi prodotti molto importanti lo scorso trimestre. E’ ancora troppo presto per dire però se questi prodotti avranno successo o meno. Ma tuttavia, Wall Street si sta aspettando non una grandissima performance dal leader della vendita al dettaglio, capitanato dal terzo uomo più ricco del mondo, Jeff Bezos.

Gli analisti si stanno in realtà aspettando una perdita intorno al 13-14% per azione. Questi dati sono tuttavia un grande dato in confronto alle perdite stimate dell’anno scorso, che ammontavano all’incredibile percentuale del 95%. Quello che gli investitori stanno tenendo d’occhio molto da vicino, sono le performance da parte dei servizi Cloud, un settore che il colosso di Bezos sta dominando allo stesso modo con cui sta dominando il settore della vendita al dettaglio. Amazon sta battendo tutti su tutti i fronti, ma per Wall Street questo a quanto pare non basta ancora, serve di più. Vediamo quindi i vari fattori che potrebbero essere il game-changer per Amazon.

Margine

Il margine è sempre stato un punto focale per qualsiasi azienda, e quindi per qualsiasi investitore che ha intenzione di riporre la propria fiducia in una certa azienda.

In tutti questi anni, Amazon ha sperimentato vari campi, prodotti, servizi, sistemi di spedizione, ma una cosa è rimasta molto importante per l’azienda, ovvero il suo focus su piccolissimi quantitativi di margine per operazione. Una volta un giornalista ha definito Amazon come: “Un business caritatevole governato da elementi della comunità degli investimenti per il beneficio dei consumatori.”

Questa percezione è però cambiata con il tempo, in quanto con l’arrivo dei servizi Amazon Web, il sistema Cloud dell’azienda ha iniziato a macinare non pochi profitti, secondo i dati finanziari dell’azienda, Amazon Web ha avuto 1.6 miliardi di profitti e 1.82 miliardi nel primo e secondo trimestre di quest’anno (2015) rispettivamente, con una crescita del 49% e dell’81% rispetto ai dati dell’anno precedente.

I margini operativi di Amazon, del 17 e 21.4% sono stati in realtà molto più impressionanti rispetto ai dati dei guadagni. Amazon ha quindi ha premuto il piede sul turbo grazie ad AWS. Nei primi due trimestri di quest’anno, l’azienda con sede a Seattle ha avuto dei margini operativi dell’1.2% e 2.1%, con un incremento del 150% e 200% rispetto ai guadagni dello scorso anno. Questo trimestre invece, gli analisti si stanno aspettando un record storico dei margini operativi, che potrebbero toccare quota 5.2.

L’Espansione

Negli Stati Uniti, Amazon ha ben il 90% di market share, e domina essenzialmente il panorama USA. Per andare a scovare potenziali altre sorgenti di crescita, Amazon deve assolutamente quindi espandersi da un punto di vista internazionale. Escludendo la questione del cloud quindi, Amazon sta investendo molto nei servizi di intrattenimento e hardware. Per esempio tempo fa è uscita la Fire TV e nel periodo natalizio, quindi fra poco, Amazon dovrebbe lanciare un tablet che dovrebbe costare sui 50-70 euro da noi in italia. Il nuovo dispositivo forse non avrà alcun impatto sui guadagni dell’azienda sul breve termine, ma potrebbe essere una ottima prima marcia per poter fornire ad Amazon l’allungo per le vendite dei prodotti dal suo store.

Il mercato degli e-commerce negli Stati Uniti inizia ad essere saturo di offerte, sempre più e-commerce stanno spuntando fuori come funghi, e quindi il mercato Europeo inizia ad essere un terreno fecondo per giganti come Amazon. Nello scorso trimestre infatti, l’azienda ha raddoppiato il suo investimento nell’ecommerce indiano.

Tasse

Le tasse sono un nuovo problema che si è presentato per Amazon e per tutti i suoi investitori. L’Unione Europea infatti ha riservato un trattamento speciale per il quartetto dei quattro mastodonti della tecnologia: Apple, Facebook, Google e ovviamente anche Amazon. Tutti e quattro questi tre giganti assoluti del mondo degli investimenti sono stati a dir poco tartassati dall’Unione Europea, giustamente, in quanto sfruttavano alcuni paesi speciali dell’Europa, per pagare ovviamente meno tasse. Non soltanto l’Unione Europea, ma anche paesi individuali all’interno dell’Unione Europea hanno adottato delle leggi speciali che mirano a perseguire le aziende USA che evitano di pagare le tasse su profitti incredibilmente alti rispetto alla media, veicolando questi profitti attraverso regimi con tasse esigue.

All’inizio della scorsa estate, Amazon ha accettato di iniziare a pagare le tasse locali nelle giurisdizioni Europee (a partire con la Gran Bretagna, Germania, Irlanda e Spagna) invece di passare dal Lussemburgo. Ma l’Unione Europea non la sta facendo passare liscia a questi giganti. Dopo aver fatto rigare dritto aziende come Starbucks e FCA, la commissione ha affermato che Apple e Amazon dovevano essere le prossime aziende a dover pagare una brutta multa salata. Le multe non sono ovviamente un grosso problema per un’azienda come Amazon, ma potrebbero avere degli effetti indiretti, e complicare le operazioni per AMZN nel secondo mercato più grande al mondo, dopo gli USA.

In conclusione

Dopo anni di crescita, Amazon inizia a mostrare i primi risultati importanti. L’azienda ha iniziato a diversificare le proprie attività in numerosi business, aumentando il margine. E crediamo che questo sia potenzialmente uno dei momenti migliori per investire in Amazon, che sta finalmente accelerando per mostrare i primi veri risultati.

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Giornalista indipendente e trader privato. Sono laureato in Economia e finanza e mi occupo di analisi finanziarie e di notizie sull'economia.

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