Mediaset, no al sequestro di azioni Vivendi

È una battaglia ‘sanguinosa’ quella fra Mediaset e Vivendi, fatta di voltafaccia e decisioni last minute che hanno, in più di un’occasione, sconvolto l’andamento delle trattative di acquisto. L’ultima notizia interessa Mediaset, che ha rinunciato ad attuare un’azione urgente contro la società Vivendi, decisione che potrebbe aprire uno spiraglio nelle trattative con i francesi. Nel dettaglio, si tratta del blocco della procedura di urgenza per il sequestro cautelare delle azioni che appartengono a Vivendi. Mediaset ha rinunciato a compiere l’azione, annunciando di sentirsi forte e rassicurata dalla documentazione che è stata depositata in cancelleria dalla società francese che si è costituita in giudizio.

Il passaggio è arrivato dopo la richiesta di sequestro delle azioni, che Mediaset aveva avviato nel mese di ottobre dello scorso anno. Lo scopo era di attuare una procedura d’urgenza, al fine di ottenere in breve tempo una udienza cautelare per sequestrare il 3,5% delle azioni che il gruppo francese avrebbe dovuto trasferire agli italiani. Il contesto era lo scambio di azioni contestuale all’acquisizione globale di Premium, manovra che non ha mai visto la luce e che ha dato il via ad una serie di ‘botta e risposta’ dal carattere intenso.

Andamento Mediaset In Borsa

Intanto vediamo l’andamento del titolo Mediaset in Borsa:

Mediaset contro Vivendi

L’acquisizione globale era stata infatti firmata con un accordo vincolante in data 8 aprile dello scorso anno, ma in data 26 luglio Vivendi non aveva onorato il contratto. 1.5 miliardi di euro era quindi stata la richiesta di risarcimento economico portata avanti da Mediaset nei confronti di Vivendi e l’udienza per la risoluzione è stata fissata in data 21 marzo del prossimo anno. Attualmente Mediaset ha rilevato la solvibilità di Vivendi grazie alla cauzione e ha quindi deciso di rinunciare ad attuare il ricorso di urgenza. Si tratta di una manovra che premette la mancata sussistenza della violazione dei diritti contrattuali perché, in altre parole, la società francese è stata considerata solvibile e ciò ha mosso Mediaset a non procedere in via cautelare, un’azione che potrebbe rasserenare gli spiriti in previsione della decisione del legislatore in merito.

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