Livello record per i mutui a settembre con il tasso di interesse medio per acquistare casa sceso all’1,97 per cento. Nel frattempo prosegue la crescita per i prestiti a famiglie e imprese di oltre un punto percentuale. In forte calo anche le sofferenza bancarie. È quanto emerso dall’ultimo report mensile diffuso dall’Abi.
Mutui tassi record
Il rapporto dell’associazione delle banche italiane relative al mese di settembre ha messo in risalto un livello record per quanto concerne i tassi sui mutui.
Il corrispondente tasso di interesse medio per acquistare casa è infatti sceso all’1,97 per cento, nuovo minimo storico. Lo scorso agosto il dato era pari al 2,11 per cento. È quanto contenuto nel bollettino mensile dell’ABI sulla base degli ultimi dati riferiti al 30 settembre 2017.
Con riferimento alle nuove erogazioni di mutui, i due terzi sono stati concessi nella tipologia a tasso fisso.
Tenendo conto degli ultimi dati ufficiali riferiti al mese di agosto 2017, viene sottolineata la ripresa del mercato dei mutui delle famiglie, con una crescita del 2,6 per cento rispetto all’analogo periodo del 2016.
In rialzo all’1,68 per cento anche il tasso medio sulle nuove operazioni di prestiti alle imprese rispetto al mese di agosto quando era risultato pari all’1,60 per cento. Il tasso di interesse medio sul totale dei prestiti è sceso al 2,76 per cento.
Prestiti a famiglie e imprese
I prestiti a famiglie e imprese, per il settimo mese consecutivo, registrano una ulteriore crescita. È quanto sottolineato dall’Abi.
Nel dettaglio, tenendo conto dei dati di fine settembre 2017, i prestiti sono aumentati dell’1,4 per cento a quota 1.365 miliardi di euro su base annua.
I prestiti alla clientela concessi dalle banche italiane sono risultati in progresso dell’1,3 per cento a quota 1.763,2 miliardi di euro. La raccolta si è invece assestata a 1.718,9 miliardi di euro.
L’ABI ha rilevato una tendenza in calo per le sofferenze nette degli istituti di credito, diminuite in agosto a quota 65,3 miliardi di euro, toccando il livello più basso dal 2013. Una marcata flessione soprattutto se si rapporta al dato di dicembre 2016 pari a 86,8 miliardi di euro.
In crescita i depositi a fine settembre 2017 di oltre 70,1 miliardi di euro rispetto all’analogo periodo del 2016. Infine scende del 12,7 per cento, a 43,9 miliardi di euro, la raccolta delle obbligazioni a medio e lungo termine nell’ultimo anno.