OPEC, salta l’accordo: petrolio in calo

I prezzi del petrolio sono in calo sui mercati dopo che i paesi dell’OPEC non sono stati capaci di raggiungere l’atteso accordo per tagliare la produzione, malgrado le premesse positive dello scorso settembre nella riunione di Algeri.

OPEC: nessun taglio produzione

Gli analisti lo avevano previsto, nonostante i buoni propositi della convention OPEC di settembre in Algeria: nessun accordo sarà raggiunto dai membri dell’organizzazione.

I prezzi del Brent immediatamente hanno registrato una flessione, in calo di oltre 1 punto percentuale, scendendo nuovamente al di sotto della soglia dei 50 dollari al barile.

Maggiore il ribasso per i prezzi del WTI americano di oltre 2 punti percentuali, a quota 48 dollari al barile.

Un vertice ufficioso che dunque si è concluso con un nulla di fatto per i paesi membri dell’OPEC. Secondo quanto trapelato, Iran e Iraq (secondo maggiore produttore) si sono opposti alla riduzione dei dati relativi ai livelli di produzione, in precedenza annunciati.

Nel dettaglio, l’Iraq ha avanzato una formale richiesta per una eccezione alle limitazioni della produzione, in seguito alle azioni cruente verificatasi nel periodo da parte dell’ISIS.

Proposte simili sono state presentate anche da parte della Libia e della Nigeria. Entrambi i paesi stanno affrontando pesanti ribellioni interne.

La stessa Iran ha fatto presente di essere stata fuori per anni dal commercio internazionale, a seguito delle dure sanzioni economiche di cui è stato oggetto dalla Comunità mondiale. Da poco sono state revocate e dunque una riduzione della produzione, al momento, viene ritenuta estremamente controproducente per il paese.

Una riunione informale tra membri Opec svoltosi lo scorso fine settimana, con il mercato che ormai sembra aver smesso di credere nella possibilità che venga raggiunta una intesa.

Petrolio : prezzi in calo

Scenari futuri e trattative

Novità ufficiali sono attese il prossimo 30 novembre ma a questo punto appare piuttosto difficile che possano essere messi in atto i progetti del cartello.

L’OPEC aveva intenzione di effettuare una riduzione della produzione tra i 200.000 e i 700.000 barili al giorno. L’obiettivo del cartello era infatti di contenenere l’offerta di greggio nel range compreso tra i 32,5 milioni e i 33 milioni barili giornalieri.

Nel frattempo proseguono le trattative tra l’organizzazione e la Russia, il più importante produttore di greggio al di fuori dell’OPEC, con l’intento di creare una valida cooperazione che possa portare ad un aumento dei prezzi del petrolio.

A fronte delle difficoltà di addivenire ad un accordo tra i paesi del cartello, arrivano gli ultimi dati dagli Usa su un inaspettato calo della produzione. Si tratta della prima flessione registrata nel corso degli ultimi quattro mesi.

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