Petrolio : rimbalzo già al capolinea?

Da inizio agosto il petrolio è stato uno dei principali protagonisti dei mercati, con le quotazioni salite di oltre il 15 per cento. Nonostante questo importante mini rally, gli analisti di Goldman Sachs e di Morgan Stanley rimangono piuttosto scettici: il rimbalzo del petrolio non durerà a lungo.

Petrolio : il report Goldman Sachs

Prosegue in queste ore la fase ribassista dei prezzi del greggio sui mercati, anche a seguito dei timori di un rallentamento della domanda di petrolio proveniente dalla Cina.

Attualmente le quotazioni registrano il Brent in area 48,80 dollari e il WTI a quota 47,10 dollari.

Al ribasso del prezzo ha inciso anche il report pubblicato nelle scorse ore dagli analisti di Goldman Sachs, con cui si mette in evidenza come anche di fronte a un probabile accordo alla riunione in programma nel prossimo settembre tra l’Opec e gli altri produttori, l’offerta di petrolio continuerà a rimanere ancora per molto tempo a livelli sostenuti. Non si prevede alcun ritorno a una posizione di equilibrio tra la domanda e l’offerta di oro nero a breve secondo gli esperti dell’istituto americano.

Gli analisti di Goldman Sachs ritengono che i prezzi del petrolio hanno rimbalzato bruscamente nella prima parte del mese di agosto ma soltanto a fronte di un indebolimento registrato dal dollaro e dalle aspettative per una possibile riduzione della produzione.

A tal proposito occorre sottolineare come nelle scorse ore proprio il ministro nigeriano Emmanuel Ibe Kachikwu, ha dichiarato di essere piuttosto scettico per eventuali tagli di produzione del greggio da parte dell’Opec.

Gli esperti della banca d’affari USA prevedono pertanto prezzi compresi nel range tra i 45 e 50 dollari al barile, anche nel corso delle prossime settimane.

Per Goldman Sachs dunque la ripresa del petrolio continuerà a restare piuttosto fragile sul panorama internazionale, nonostante l’aumento delle quotazioni registrato dall’inizio di agosto, in quanto non dettate da un reale consolidamento dei fondamentali.

Quotazione del Petrolio in tempo reale

Petrolio : le stime di Morgan Stanley

A far scendere le quotazioni del petrolio nelle ultime ore hanno contribuito anche le stime degli esperti di Morgan Stanley. Gli analisti della banca USA ritengono per nulla probabile un eventuale accordo tra i paesi membri dell’Opec per quanto concerne la riduzione della produzione di greggio.

I motivi sono riconducibili anche alla difficile situazione in paesi che registrano continui conflitti interni, come l’Iraq, la Libia e la Nigeria, problematiche che si associano anche ad una sempre presente instabilità politica.

La prossima riunione dell’Opec in Algeria è prevista dal 26 al 28 settembre. Secondo gli esperti di Morgan Stanley difficilmente potrà portare a risultati concreti e che possano durare nel tempo, non soltanto con riguardo al taglio della produzione ma anche per quanto concerne un suo eventuale blocco.

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