Petrolio: rischio ribasso domanda in Europa

La domanda di petrolio in Europa dovrà affrontare notevoli rischi al ribasso derivanti da una serie di incertezze economiche dopo il referendum della Brexit e l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue. È quanto annunciato nelle scorse ore dall’OPEC.

Domanda petrolio Europa

L’OPEC sostiene che l’addio del Regno Unito potrebbe frenare la crescita economica globale il prossimo anno, soprattutto in Europa, dove è particolarmente alto il rischio di un crollo della domanda di petrolio.

L’Organizzazione dei paesi esportatori di greggio ha infatti abbassato le sue previsioni di crescita globale nel 2017 al 3 per cento, dal 3,1 per cento di quest’anno. Con riferimento alla situazione nella zona euro, il rallentamento potrebbe portare a un più basso 1,2 per cento dall’1,5 per cento atteso per il 2016.

Nel suo rapporto mensile l’OPEC ha tenuto a sottolineare che i rischi al ribasso sono piuttosto sostanziali in Europa, a seguito delle maggiori incertezze economiche derivanti dal referendum nel Regno Unito.

L’esito del voto della Brexit ha già portato la sterlina ai minimi da 31 anni e ha abbassato drasticamente la fiducia dei consumatori nel paese, anche se la recente notizia della prossima nomina di Theresa May al posto di David Cameron, ha in qualche modo rassicurato gli investitori nel corso degli ultimi due giorni.

Domanda greggio

La domanda europea di greggio rappresenta circa il 14,5 per cento di quella globale e si stima possa raggiungere i 13.74 milioni di barili al giorno quest’anno, un livello praticamente invariato rispetto ai 13.71 milioni di barili al giorno registrati nel 2015.

Per quanto riguarda la produzione dei paesi al di fuori del cartello OPEC, pari a circa un terzo della fornitura di petrolio al mondo, scenderà di 880.000 barili al giorno nel 2016.

Le stime sono orientate verso una revisione al ribasso di 140.000 barili al giorno, soprattutto per la minore produzione attesa in Canada e negli Stati Uniti.

Una notizia che ha contribuito a spingere in alto i prezzi del greggio.

Negli Stati Uniti i futures sul petrolio, con consegna in agosto, sono aumentati del 3,1 per cento a 46,14 dollari al barile. Il Brent è invece cresciuto del 3,5 per cento a quota 47,86 dollari.

I paesi OPEC hanno prodotto 32.86 milioni di barili al giorno nel mese di giugno, per un totale di 264.100 barili al giorno in più rispetto al mese di maggio, a seguito della maggiore produzione registrata, in particolare, in paesi quali la Nigeria, l’Iran e l’Arabia Saudita.

La domanda globale di petrolio per l’anno prossimo è prevista in crescita di 1,2 milioni di barili al giorno a quota 94,2 milioni. Le stime per il 2017 sono attese in lieve rialzo a 95,3 milioni di barili.

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