Si scalda nuovamente l’asse Washington-Pechino, dopo la firma di leggi USA a sostegno dei manifestanti anti-Cina ad Hong Kong. A farne le spese, dopo le minacce cinesi di possibili contromisure sono state principalmente le quotazioni del petrolio, il cui bilancio a 5 sedute, nella versione WTI, ha registrato un calo di poco superiore al 4,1%.
Una contrazione dei prezzi che si è consumata quasi esclusivamente nell’ultima seduta della settimana, quando il greggio scambiato al NYMEX è crollato del 4,63%, chiudendo gli scambi a 55,42 dollari al barile.
Il prezzo del petrolio fino a metà ottava era stato sostenuto dai rumors di mercato che prevedono un prolungamento della scadenza dei tagli alle forniture decisi dai Paesi OPEC e non OPEC a partire dal primo Gennaio di quest’anno. Analisti ed esperti del settore OIL si aspettano che, in occasione del meeting dei Paesi appartenenti alla sigla OPEC, che si terrà a Vienna il 5 ed 6 Dicembre prossimi, la fine degli attuali tagli alla produzione, pari a 1,2 milioni di barili al giorno, venga prorogata di oltre 3 mesi rispetto alla scadenza ufficiale, in calendario per la fine di Marzo 2020.
Nelle scorse settimane, i Paesi non OPEC, sotto l’influenza russa avevano invece rumoreggiato facendo sapere che sarebbe ancora troppo presto per parlare di un’ulteriore estensione del tagli all’output a distanza di 4 mesi dalla naturale scadenza.
Le quotazioni del WTI hanno sterzato al ribasso a metà settimana dopo l’aumento maggiore delle attese delle scorte di greggio statunitense, che secondo la consueta stima elaborata dall’EIA (Energy Information Administration), nell’ottava terminata il 22 Novembre, sono lievitate di circa 1,6 milioni di barili. I pronostici degli analisti, invece, davano una riduzione di circa 79 mila barili.
Nella giusta direzione, invece, le aspettative rilasciate dall’American Petroleum Institute (API), che invece aveva indicato una crescita di 3,6 milioni di barili.Oltre le attese anche la lettura EIA degli stock di benzina, che sempre nello stesso periodo in esame sono aumentati di circa 5,1 milioni di unità , a dispetto dell’incremento 0,8 milioni di unità del consensus, ma al di sotto della stima API, pari a +4,4 milioni di unità . Ed infine, secondo il rapporto EIA le riserve di distillati sono aumentate di circa 0,8 milioni di unità , superando le aspettative degli analisti e le indicazioni rilasciate dall’API, rispettivamente pari a +0,4 milioni di unità e -0,7 milioni di unità .
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Andamento quotazioni petrolio sul breve-medio periodo
Pessima candela daily per il WTI, le cui quotazioni, come ben visibile sul grafico con time-fraame giornaliero, in alto, sono crollate al di sotto delle tre medie mobili di riferimento, a 10-25 e 50 giorni. Il mancato recupero oltre i supporti appena citati potrebbe far scivolare i prezzi verso area 54-53,50 dollari, in prima battuta, e successivamente verso area 52,50-52 dollari.
La prima resistenza di brevissimo si colloca su EMA 50 (la prima linea dal basso verso l’alto sul grafico, che passa in area 56,32 dollari); mentre il primo ostacolo daily transita su EMA 25 (la linea mediana sul grafico, in are 56,80 dollari).
Per il breve periodo, invece, nuova possibile inversione rialzista soltanto in caso di break-out di EMA 50 (la prima linea dall’alto verso il basso sul grafico, che passa in area 57,28 dollari).
Modello di trading sul petrolio wti valido da 1 a 5 giorni
Il modello di trading Long si attiva in caso di chiusura oraria maggiore di quota 55,80$ e consiglia di prendere i primi profitti in area 56,14 e 56,70 dollari; stop loss in caso di discesa sotto quota 55,25$. Mantenere o sovrappesare le operazioni rialziste in caso di break-out orario di quota 56,70$, per cercare di approfittare di eventuali allunghi in prima battuta a quota 57,15$ e successivamente a quota 57,49$; stoppare le operazioni in caso di ritorno sotto quota 55,80$ in chiusura oraria.
Lecito insistere con nuove posizioni Long in caso di estensioni al rialzo sopra quota 57,49$ in chiusura di candela oraria, per cercare di sfruttare ulteriori balzi in area 57,84 e 58,42 dollari, estesi a quota 58,78$; stop loss in caso di ritorno sotto quota 56,70$ in close orario.Suggeriti acquisti sulla debolezza in caso di affondo in area 52,60$, per tentare di sfruttare eventuali rimbalzi a 53,12$ e 53,82 dollari, estesi a quota 54,33$; stop loss in caso di possibili flessioni sotto quota 52$ in chiusura di candela daily.
Il modello di trading Short, invece, prende forma in caso di chiusura oraria minore di quota 55,25$ e fissa i primi due obiettivi in area 54,91 e 54,69 dollari; stop loss in caso di recupero sopra 55,80$ in chiusura oraria. Mantenere o incrementare le posizioni corte in caso di discesa sotto quota 54,69$ in chiusura di candela oraria, per tentare di ricoprirsi in un primo momento a quota 54,33$ e successivamente a quota 53,82$; stoppare le operazioni in caso di ritorno sopra quota 55,42$ in close orario.
Si consiglia di insistere con nuove posizioni al ribasso in caso di flessione sotto quota 53,82$ in chiusura di candela oraria, per sfruttare eventuali cali in area 53,45 e 53,12 dollari, estesi in area 52,60$; stoppare le operazioni in caso di recupero oltre quota 54,69$ in close orario. Short speculativi in caso di allungo in area 58,78$, per approfittare di eventuali correzioni a 57,84 e 57,49 dollari, estese a quota 57,15$; stop loss in caso di ulteriori estensioni oltre quota 59,40$ in chiusura giornaliera.