Il Fondo Monetario Internazionale rivede al rialzo le stime di crescita per l’Italia. Balzo in avanti della produzione industriale in agosto.
Fmi stime Italia in crescita
Il pil dell’Italia crescerà dell’1,5 per cento nel 2017 e dell’1,1 per cento nel 2018, rispettivamente 0,2 e 0,1 punti in più rispetto alle precedenti stime del mese di luglio. È la previsione del Fondo monetario internazionale per l’Italia.
In base alle ultime stime dell’organizzazione internazionale con sede a Parigi, il debito pubblico del nostro paese crescerà ancora quest’anno, toccando il 133 per cento del prodotto interno lordo, in rialzo dal 132,6 per cento registrato nel 2016.
Il Fondo monetario prevede una diminuzione del debito a partire dal 2018 quando è atteso al 131,4 per cento. Guardando più avanti, al 2022, si stima un sostanziale calo al 120,1 per cento.
Con riferimento al deficit, previsto in ribasso al 2,2 per cento a fronte del 2,4 del 2016.
Con riguardo infine al tasso di disoccupazione, scenderà nel 2017 all’11,4 per cento dall’11,7 del 2016. Il prossimo anno si prevede all’11 per cento.
Produzione industriale Italia in crescita
Nel frattempo arrivano i dati dell’Istat sulla produzione industriale dell’Italia in agosto che aumenta
dell’1,2 per cento rispetto al mese di luglio.
Prendendo in esame il trimestre che va da giugno ad agosto, la produzione è cresciuta del 2,2 per cento rispetto ai precedenti tre mesi.
Nel dettaglio, variazioni positive sono state registrate per il comparto energia (+4,6 per cento), beni intermedi (+2,4 per cento) e beni strumentali (+2,2 per cento). Risultati congiunturali negativi invece per i beni di consumo (-0,5 per cento).
In raffronto ai dati dello scorso anno, l’indice è risultato positivo per le divisioni energia (+8,4 per cento), beni di consumo (+6,8 per cento), beni intermedi (+5,4 per cento) e beni strumentali (+3,1 per cento).
Con riguardo invece ai singoli settori, risultati tendenziali migliori in agosto sono stati registrati dall’industria farmaceutica (+22,2 per cento) e da quella estrattiva (+13,6 per cento). Flessioni per la fabbricazione di pc e articoli di elettronica (-7,3 per cento) e per la produzione di apparecchiature elettriche e per uso domestico non elettriche (-5,1 per cento).
Da segnalare il calo registrato dalla produzione di autoveicoli che è sceso in agosto dell’8,9 per cento.
Soddisfazione per i risultati raggiunti è stata espressa via social dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e dal segretario del Pd, Matteo Renzi.