Piani individuali pensionistici: cosa sono? I PIP sono una forma di previdenza complementare o integrativa pensata per tutti i lavoratori e non che vogliono assicurarsi una stabilità economica, una volta in pensione.
Accedere ad un Piano individuale pensionistico significa ricevere una somma di denaro (capitale o rendita vitalizia) integrativa alla pensione pubblica erogata dall’Istituto di Previdenza INPS.
Come funziona il PIP? Si tratta di uno strumento di gestione del risparmio che consente di accumulare capitale che viene erogato al raggiungimento dell’età pensionabile, insieme alla pensione.
Una volta accumulate tali somme di denaro, il soggetto a cui deve essere erogata la prestazione, deve decidere come riceverla: capitale o rendita?
Possono aprirsi strade differenti: la prima è quella che vede la ricezione di tale contributo in via integrativa alla pensione, la seconda prevede la possibilità di predisporre delle garanzie a favore dei propri eredi.
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PIP: a chi convengono?
Come messo in evidenza in premessa, i PIP sono forme di previdenza integrativa esclusivamente individuali che non accolgono adesioni di lavoratori su base collettiva.
Questo significa che chiunque, sia lavoratori che non, può aderire liberamente al Piano Individuale Pensionistico.
Possono aderire ai PIP anche i familiari, i figli, il coniuge beneficiare dei vantaggi fiscali derivanti dalla deducibilità dei contributi versati.
Come aderire ai PIP: Importo e durata
L’importo dei versamenti viene stabilito liberamente dal soggetto che decide di aderire ad un PIP. Ad esempio, al momento dell’adesione si può decidere di versare anche 100 euro al mese e, per i lavoratori dipendenti, è possibile stabilire la quota del proprio TFR da versare per maturare la prestazione previdenziale integrativa.
Quanto via via versato viene gestito e investito per generare rendimenti economici nel medio-lungo termine.
Gli investimenti variano a seconda del comparto di gestione scelto in sede di sottoscrizione del contratto: azionario, obbligazionario, bilanciato o garantito.
Per ottenere un interessante rendimento economico, è bene assumere un orizzonte temporale di medio-lungo termine, dato che il riscatto anticipato potrebbe rendere antieconomica l’operazione di investimento.
PIP: la reversibilità
Uno dei vantaggi dei PIP consiste nella possibilità di beneficiare di una totale reversibilità del contributo. Infatti, in caso di decesso, prima dell’età pensionabile del soggetto che ha versato i contributi, gli stessi vengono versati agli eredi.
PIP: è possibile il riscatto prima dell’età pensionabile?
Per essere chiari e completi il più possibile sul tema è opportuno parlare anche della possibilità di riscatto del PIP.
Come detto, il requisito essenziale per ricevere le somme di denaro accantonate è il raggiungimento dell’età pensionabile; ciò non toglie che vi sono alcuni casi eccezionali in cui la ricezione del denaro non sia connessa alla pensione.
Nello specifico tali casi sono ascrivibili ai seguenti:
- grave stato di salute, sia proprio che di un familiare, che permette di chiedere in anticipo ben il 75% di quanto versato;
- la necessità di ristrutturare la propria casa che permette, dopo almeno otto anni di versamenti, di richiedere il 75% di quanto versato;
- l’assenza di alcun motivo, invece, permette di richiedere il 30% di quanto versato in otto anni.
In altri casi è possibile, inoltre, richiedere il 100% della somma; nello specifico esse sono: la morte del lavoratore in favore degli eredi, l’invalidità del lavoratore, stato di disoccupazione.
Come funziona il PIP?
Aderire ad un piano pensionistico individuale porta a beneficiare di svariati vantaggi: permette al soggetto di dare vita ad una relazione contrattuale flessibile di cui usufruirà a pieno una volta raggiunta l’età pensionabile, condizione necessaria per ricevere il contributo.
Al fine di garantire la conclusione di contratti inerenti il piano individuale pensionistico, il Governo ha stabilito degli incentivi a livello fiscale che stimolano un crescente numero di lavoratori a richiedere di accantonare tali somme.
Risulta molto importante sottolineare che costituire un piano individuale pensionistico permette la creazione di un contratto flessibile; la conseguenza di tale affermazione risiede nel fatto che il soggetto che versa dei contributi può decidere di modificare le condizioni contrattuali in ogni momento.
Nello specifico è possibile una modifica o l’interruzione dei versamenti senza dover pagare alcuna penale.
Fiscalità dei PIP
Il Governo ha stabilito dei buoni incentivi a livello fiscali: ciò significa che investire in PIP può essere più conveniente che investire in altri strumenti finanziari.
Per completare l’argomento inerente alla fiscalità, facciamo riferimento alla deducibilità dalle somme versate nei piani individuali pensionistici che ammontano fino a 5.146,57 euro annui.
Ciò consente di beneficiare di una riduzione della base imponibile IRPEF.
Per comprendere meglio facciamo un esempio pratico: se persona ha un reddito di 50.000,00 euro e versa 5.000,00 euro in un PIP, l’imposta sul reddito verrà calcolata sulla cifra rimanente pari a 45.000,00 euro.
Il piano individuale pensionistico gode anche di un buon regime di tassazione pari al 15% che si riduce dello 0,3 per cento per ogni di partecipazione alla forma pensionistica oltre il 15esimo per un massimo di 20 anni.