Postbank: fine dei conti gratuiti e pagamento del tasso del 0.40% sui depositi di 100mila euro

Ad aprire le danze ci aveva pensato la piccola Raiffeisen Gmund, banca cooperativa che da settembre ha scelto di chiedere il tasso dello 0.40% sui depositi che superano l’ammontare dei 100 mila euro. La tendenza di far pagare ai correntisti il costo dei tassi negativi sta quindi diffondendosi in Germania e ora tocca a Postbank, istituto di credito storico del panorama tedesco e prima banca in Germania per numero di clienti privati dopo le casse popolari e di risparmio. Postbank ha deciso di rivoluzionare la sua offerta, limitando in modo massivo quella a costo zero.

Dal mese di novembre gli unici correntisti che potranno avere il conto a costo zero saranno i giovani fino a 22 anni e chi vanta entrate per almeno 3mila euro mensili. Tutti gli altri dovranno pagare qualche forma di commissione e si tratta di 5.3 milioni di persone su una base totale di 4 milioni di persone. Sembra proprio che la Postbank voglia penalizzare il ceto medio, ovvero chi non arriva a depositare cifre di rilievo nel conto ogni mese e chi non è abbastanza giovane da doversi ancora costruire un futuro. La commissione base è stata introdotta per la prima volta e si tratta di 1.90 euro per la gestione del conto online, mentre il conto classico più l’home banking avrà il costo di 3.90 euro. Finora bastava depositare 1000 euro al mese per non pagare le spese di gestione. Le carte cambiano quindi per i correntisti tedeschi, perché chi vanta entrate inferiori a 1000 euro si troverà a pagare 3.90 uro al mese contro i 5.90 euro che era chiamato a pagare in precedenza, ma chi deposita da 1000 a 3000 euro, quindi la maggior parte delle persone, vedrà salire il costo delle commissioni di gestione del proprio conto corrente.

La notizia chiede di essere letta nell’ottica di un trend bancario che sta interessando tutti gli istituti di credito tedeschi e che guarda alla cancellazione dei conti gratuiti per ammortizzare le spese di gestione e le sofferenze bancarie degli istituti di credito.

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