Prestiti personali: gli interessanti dati di gennaio 2017

I dati relativi ai prestiti personali si propongono di ampio interesse, perché non fotografano solamente l’accesso al credito, ma la disponibilità delle famiglie ad investire, quindi a pensare a medio-lungo termine in materia di benessere e di welfare.

Dopo 12 mesi di continui rialzi, il mese di gennaio ha segnato uno stop all’accesso ai prestiti personali. Si tratta di un calo del -2.2% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Gli analisti hanno specificato che il calo può essere giustificato in primis dalle condizioni eccezionali che il mercato ha registrato nel 2016, in particolare nei primi mesi dell’anno, difficili da eguagliare in termini di tassi e di disponibilità delle persone. La volontà di accedere al credito ha però mutato la sua forma, perché se il tasso di persone che hanno richiesto l’accesso a un prestito personale è diminuito, è cresciuto il valore dei finanziamenti richiesti, che si è assestato al +4.5% con un valore medio di 8.729 euro.

Prestiti personali: gli ultimi dati Febbraio 2017

I dati arrivano freschi dall’Eurisc e dimostrano che nel mese di gennaio le richieste di prestito finalizzato all’acquisto dei beni e dei servizi quali le automobili, le moto, l’arredamento, gli elettrodomestici, i viaggi, le spese mediche e altri servizi sono scese del -3.3% rispetto al mese di gennaio 2016. A limare la media ci hanno pensato le richieste di prestiti personali, che sono diminuite solo dello 0.5%, per un totale di decrescita del -2.2%.

È interessante notare che nel mese di gennaio gli italiani hanno puntato alla riduzione della rata mensile con il consolidamento dei debiti, ma chi ha acceso un nuovo finanziamento lo ha fatto puntando più in alto, ovvero aumentando il valore richiesto. I dati parlano di una media di 8729 euro contro gli 8355 del mese di gennaio 2016. Si tratta di un valore molto alto, perché per trovarne uno ‘simile’ bisogna fare un bel passo indietro al 2010, quando il valore del prestito medio richiesto nel mese di gennaio ammontava a 9287 euro.

Prestiti personali: l’accesso al credito

Quali le preferenze degli italiani in materia di importo? I dati dimostrano che le preferenze si concentrano sui finanziamenti inferiori ai 5mila euro che vengono richiesti dal 47.4% delle persone e la classe di distribuzione preferita rimane l’arco temporale dei cinque anni, preferito dal 23.4% degli italiani. Quale l’età media delle persone che richiedono i prestiti? Ancora una volta i dati dimostrano che la fascia di persone che accede ai prestiti è fissa fra i 45 e i 54 anni con il 25.4% del totale, seguita dalla fascia 35-44 anni che chiede prestiti nel 24.1% dei casi.

Fuori gioco, ancora una volta, i giovani, che dimostrano di non avere la disponibilità e forse anche la volontà di accedere ai prestiti, molto probabilmente per le forti situazioni di precariato professionale che contraddistinguono la generazione. La fascia di età maggiormente coinvolta nella richiesta di finanziamento è, infatti, adulta e questo dato dimostra come la situazione lavorativa del paese sia ancora ben distante dal permettere ai giovani di accedere ai prestiti per la costruzione del loro futuro.

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