Previsioni IEA : cambiamenti nel commercio mondiale del GNL

L’Agenzia internazionale dell’energia (IEA – International Energy Agency) ha pubblicato le sue previsioni sull’andamento del GNL (gas naturale liquefatto) nel medio termine nel Medium-Term Gas Market Report.

L’IEA prevede importanti cambiamenti nel commercio mondiale del gas nei prossimi cinque anni: si prevede una massiccia crescita delle forniture di GNL nonostante la debolezza della domanda di gas e i prezzi ancora bassi. L’IEA afferma che i prossimi cinque anni porteranno un ridimensionamento del commercio di GNL: l’offerta è in crescita mentre la domanda nei maggiori mercati si è indebolita causando grandi cambiamenti di struttura del mercato mondiale. I due principali compratori di GNL sono Giappone e Corea hanno rallentato la domanda e si rende quindi necessario trovare altri mercati quali potrebbero essere Cina, India e altri paesi appartenenti all’ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico).

Si prevede che l’esportazione di GNL stia per subire un forte incremento e che i prezzi bassi dovrebbero richiamare nuovi compratori. Eppure la domanda si sta indebolendo progressivamente. Questa controtendenza ha come principale conseguenza quella di mantenere i prezzi economiche di questa fonte energetica al di sotto delle sue potenzialità. Inoltre, il basso costo del carbone e il rafforzamento di altre energie rinnovabili hanno contribuito finora al blocco dell’espansione del GNL.

Nel Medium-Term Gas Market Report si spiega nel dettaglio l’entità del cambiamento. Il calo della domanda di energia primaria è diffuso su tutti i combustibili fossili, gas incluso ma, per quanto la domanda di carbone e petrolio si sia inbedolita, è previsto un trend lievemente positivo per il gas fino al 2021. Si prevede infatti una crescita della domanda di 1,5% all’anno per il prossimo quinquennio, in calo rispetto alla precedente previsione di 2% all’anno.

Al contrario del gas, è previsto che le esportazioni globali di GNL subiranno un sostanziale incremento. Tra il 2015 ed il 2021 la capacità di liquefazione aumenterà del 45% soprattutto negli Stati Uniti e Australia: nuovi progetti in entrambi i paesi hanno dato il via ad una maggiore produzione mentre altri sono già in uno stato avanzato di sviluppo.

Entro il 2021 l’Australia potrà competere con il maggiore produttore di GNL, il Qatar, e gli Stati Uniti non saranno lontani dal podio dei produttori. Questi sviluppi indicano d’altra parte un eccesso di offerta nel mercato nella prospettiva di lungo termine e si renderà necessario cercare nuovi compratori nel mercato europeo per sbloccare il prezzo del gas. Di conseguenza si creerà una forte concorrenza per guadagnare e mantenere l’accesso ai maggiori compratori europei. “Siamo all’inizio di un nuovo capitolo nei mercati europei del gas” ha detto il direttore esecutivo di IEA, Fatih Birol.

L’offerta di GNL dovrà guardare anche al di fuori dell’Europa. L’indebolita domanda asiatica sta lasciando grandi acquirenti di GNL con contratti fuori dalla loro portata: questo dovrebbe favorire la transizione a forme di contratto più semplificate. Il direttore Birol ha anche avvisato che l’eccesso di offerta odierna potrebbe prefigurare una serie di sfide e rischi per la sicurezza dal lato dell’offerta, facendo notare che la potenziale crescita di esportazione di GNL degli ultimi cinque anni era svanita a causa di questioni tecniche e di sicurezza e la situazione potrebbe peggiorare con prezzi bassi di petrolio e gas.
Infine, ai produttori è consigliato di ridurre drasticamente gli investimenti e focalizzare l’attenzione sul contenimento dei costi. Sebbene queste manovre possano essere tardive per i mercati globali in questo decennio, potranno invece portare frutti per mercati più ristretti nel prossimo decennio.

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