Le quotazioni del petrolio hanno registrato la prima pausa dopo 7 settimane consecutive di rialzi, che hanno portato i prezzi sui massimi degli ultimi 14 mesi. Il greggio statunitense ha terminato l’ottava a 65,57 dollari (-0,68%), con un bilancio a 5 sedute che ha evidenziato un rosso dello 0,75%. Prezzo del WTI che ha pertanto ritracciato dal top plurimensile toccato a 67,98 dollari al barile.
La scorsa settimana il prezzo dell’oro nero è stato supportato da diversi fattori. In primis le quotazioni hanno continuato a beneficiare della decisione dei Paesi OPEC+ di mantenere gli attuali tagli alla produzione.
Nel corso dell’ultimo meeting dei produttori del cartello e dei suoi alleati con capofila la Russia si è deciso che l’output aumenterà leggermente soltanto a partire da Aprile, tenendo però sempre in considerazione la domanda. Soltanto Russia e Kazakistan sono stati autorizzati ad aumentare la produzione, rispettivamente di 130 mila e 20 mila barili al giorno.
Dal contenuto del consueto report mensile rilasciato dall’OPEC si è saputo che il cartello, per il 2021, si aspetta un incremento della domanda di 5,89 milioni di barili al giorno, rialzando lievemente le precedenti stime, la limando leggermente quelle relative al primo trimestre.
Prezzi del petrolio che hanno fatto segnare nuovi massimi di periodo in seguito agli attacchi contro le infrastrutture saudite compiuti dalle forze ribelli dello Yemen. L’offensiva lanciata attraverso droni e missili ha interessato il terminal Ras Tanura, nel Golfo Persico, che movimenta fino a 6,5 milioni di barili al giorno (7% domanda globale). Riad ha comunque fatto sapere che i missili sono stati tutti neutralizzati, ma ciò non è bastato a fermare una nuova impennata delle quotazioni.
Lettura in chiaroscuro per le scorte settimanali di greggio statunitense, che secondo la consueta stima diffusa dall’EIA (Energy Information Administration) sono aumentate di circa 13,8 milioni di barili, in linea con le anticipazioni fornite dall’API (American Petroleum Institute), ma ben oltre i +0,3 milioni di barili pronosticati dal consensus.
Il suddetto dato è stato tuttavia ben digerito, grazie al forte calo fatto registrare dalle riserve di benzina, in calo di circa 11,9 milioni di unità , mentre gli analisti si aspettavano una contrazione, più contenuta, pari a -2,3 milioni di unità . Le indicazioni dell’API, invece, davano una flessione di 8,5 milioni di unità .
Gli stock di distillati sono scesi di 5,5 milioni di unità , oltre i -2,3 milioni di unità del consensus ed i -4,8 milioni di unità pronosticati dall’API.
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Andamento quotazioni petrolio sul breve-medio periodo
Come ben evidente sul grafico giornaliero in alto, la scorsa ottava le quotazioni del WTI hanno trovato supporto nella media mobile a 10 giorni (la prima linea dall’alto verso il basso sul grafico), per poi chiudere a ridosso del pivot settimanale.
Il quadro tecnico rialzista ha subito una prima battuta d’arresto per la prima volta dopo quasi due mesi di salita.
Il primo sostegno daily da monitorare con attenzione si colloca in area 61,50 dollari, livello su cui transita la media mobile a 25 giorni (la linea mediana sul grafico).
Allarme rosso, invece, solo in caso di flessione sotto la media mobile a 50 giorni (la prima linea dal basso verso l’alto sul grafico) , che passa in area 58 dollari. L’eventuale perdita di EMA 50,in chiusura daily o peggio ancora settimanale, potrebbe causare ulteriori affondi con target in area 52-50 dollari.
Al rialzo, invece, prossimo target in area 70 dollari.
Per approfondimenti: Trading automatico con le materie prime, ecco come fare.
Modello di Trading sul Petrolio – WTI – Valido da 1 a 5 Giorni
Il modello di trading Long si attiva con chiusura oraria oltre quota 65,97$ e consiglia di prendere i primi profitti a quota 66,63 e 67,30 dollari; stop loss in caso di discesa sotto quota 65,49$.
Mantenere o sovrappesare le operazioni rialziste in caso di break-out orario di quota 67,30$, per cercare di approfittare di eventuali allunghi in prima battuta a quota 67,71$ e successivamente a quota 68,39$; stoppare le operazioni in caso di ritorno sotto 65,57 in chiusura oraria.
Insistere con nuove posizioni Long in caso di estensioni al rialzo sopra quota 68,39 in chiusura di candela oraria, per cercare di sfruttare ulteriori balzi in area 69,07 e 69,76 dollari, estesi in area 70,20$; stop loss in caso di ritorno sotto 63,40$ in close daily.
Suggeriti acquisti sulla debolezza in caso di affondo in area 61,39$, per sfruttare eventuali rimbalzi in un primo momento a quota 62,01$ ed in secondo luogo a 62,83$, estesi in area 63,46$; stop loss in caso di flessioni sotto quota 60,40$ in chiusura daily.
Il modello di trading Short, invece, prende forma con chiusura oraria minore di quota 65,49$ e fissa i primi due obiettivi in area 64,50 e 63,86 dollari; stop loss in caso di recupero sopra 65,97$ in chiusura oraria.
Mantenere o incrementare le posizioni corte in caso di discesa sotto quota 63,86$ in chiusura di candela oraria, per tentare di ricoprirsi in primo luogo a quota 63,46$ e successivamente a quota 62,83$; stoppare le operazioni in caso di ritorno sopra quota 65,57$ in close orario.
Si consiglia insistere con nuove posizioni Short in caso di flessione sotto quota 62,83$ in chiusura di candela oraria, per sfruttare eventuali cali in area 62,44 e 62,01 dollari, estesi in area 61,39$; stoppare le operazioni in caso di recupero oltre quota 63,86 in close orario.
Short speculativi in caso di allungo in area 70,20$, per prendere profitto in prima battuta a quota 69,07$ e successivamente quota 68,39$, estese in area 67,30$; stop loss con close daily sopra quota 71,30$.