Quali saranno gli effetti dell’esito del referendum sulla Brexit sulle quotazioni del petrolio? Gli analisti sembra essere concordi. Scopriamo quali sono le stime al riguardo, a seconda del risultato che uscirà dalle urne inglesi.
Referendum Brexit quotazioni petrolio
Manca ormai davvero poco alle consultazioni in Gran Bretagna per decidere se rimanere o meno nell’Unione Europea. Un esito del voto che andrà ad influenzare notevolmente anche il prezzo del petrolio.
Non soltanto economia inglese e sterlina, euro e dollaro, mercati finanziari e forex, ma anche il prezzo del greggio subirà importanti variazioni a seconda dei risultati della Brexit.
Diversi gli esperti concordi nel ritenere che una uscita del Regno Unito dall’Ue rappresenterebbe un freno alla crescita della quotazione del greggio, per non parlare del contraccolpo che darebbe alla già fragile economia dell’Unione.
Prezzo petrolio
La Brexit sta accrescendo in misura notevole l’incertezza e la volatilità sui mercati finanziari. I massimi esperti di settore ritengono che il quadro macroeconomico sia però piuttosto chiaro, con un atteso trend ribassista per il petrolio ed un consolidamento del dollaro. In pratica una vittoria del “Sì” al referendum della Brexit sarà una delle principali cause di ribasso delle quotazioni del greggio nei giorni successivi al voto.
Ricordiamo che lo scorso fine settimana, esattamente nella giornata di venerdì, il prezzo del petrolio è salito di circa il 4 per cento.
Viceversa nella eventualità di una vittoria del “No” alla Brexit, le conseguenze più ovvie sarebbero per un rafforzamento della sterlina contro il dollaro, motivo alla base per una nuova impennata dei prezzi della materia prima.
Appare dunque evidente come la vittoria della Brexit causerebbe una maggiore instabilità politica in Europa. Spinti dalla vittoria in Gran Bretagna, crescerebbe infatti il fronte dei movimenti nazionalistici nel Vecchio Continente, con probabili richieste di future consultazioni anche in altri paesi d’Europa. In un tale scenario piuttosto negativo, si prevede un calo per la domanda di petrolio nel lungo periodo.
Nel frattempo in queste ore si è fermato il rally dell’oro nero a seguito di un clima orientato verso una maggiore cautela. Le quotazioni del greggio a Londra risultano infatti in calo dopo una crescita costante degli ultimi giorni.
Ad influire sui prezzi del greggio anche le notizie che arrivano dalla Nigeria, dove il governo avrebbe firmato una tregua di 30 giorni con le forze armate che hanno attaccato i pozzi di petrolio, determinando nei mesi scorsi una forte riduzione delle esportazioni. Dopo l’assassinio della parlamentare inglese favorevole a restare in Ue, la giovane Cox, cresce la fiducia intorno al referendum sulla Brexit: la Gran Bretagna resterà in Europa.
Nel momento in cui scriviamo i futures sul Brent con scadenza fine agosto sono scesi a 50,30 dollari al barile.