RCS: l’offerta di Cairo non convince i soci storici

L’offerta pubblica di scambio, o Ops, fatta nei giorni scorsi sul 100% del capitale di RCS da parte di Urbano Cairo, non convince gli azionisti storici del gruppo. I protagonisti stanno infatti manifestando la loro contrarietà all’operazione, giustificandola con due elementi base. Il primo risiede nel prezzo, considerato troppo basso e il secondo va ricercato nella mancanza di una vera e solida sinergia industriale fra le tv e i quotidiani di interesse, ovvero la Gazzetta dello Sport e il Corriere della Sera.

Chi forma il fonte degli oppositori? Si tratta di quattro grandi soci storici, ovvero Mediobanca, Diego della Valle, Pirelli e Unipol, il cuore di RCS che dopo una serie di consultazioni telefoniche sembra volersi chiudere a riccio contro la proposta avanzata da Cairo Editore.

L’offerta non è stata a conti fatti considerata congrua dal punto di vista economico, ma nemmeno per quanto riguarda il lato del debito, stando alle notizie trapelate da Piazzetta Cuccia. Mediobanca ha quindi deciso di non aderire al progetto di Ops forte del 6,5% del capitale detenuto. La stessa posizione è stata colta da parte di Unipol Sai che ha definito l’offerta di Cairo troppo bassa per essere considerata valida. Le due parti hanno in ogni caso dichiarato che Cairo è considerato un ottimo imprenditore e che non sussistono barriere ideologiche o pregiudizi di sorta verso la sua posizione.

Della Valle non si è ancora espresso sulla questione, anche se pare che alcuni mesi fa Cairo gli avesse proposto di prendere il controllo RCS assieme e lo stesso Della Valle avesse declinato l’offerta in quanto avrebbe considerato più valido il processo di ristrutturazione messo in piedi dalla coppia Costa-Cioli. E infine la posizione di Intesa SanPaolo non è stata ancora chiarita, anche se nel corso delle trattative messe in atto la settimana scorsa, la banca avrebbe tenuto una posizione molto dura nel negoziato.

Al di là degli schieramenti in campo, la scalata di Cairo può ora dipendere dalla sua attrattiva nei confronti degli investitori istituzionali, che nella pratica detengono la maggioranza dei capitali e che quindi possono concretamente decidere se accettare l’offerta promulgata dall’editore Cairo per acquisire lo storico gruppo RCS.

Giornalista indipendente e trader privato. Sono laureato in Economia e finanza e mi occupo di analisi finanziarie e di notizie sull'economia.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here