Renzi : fondi pubblici per soccorrere le banche italiane

Secondo quanto riportato dalla celebre testata giornalista anglosassone, il FT, il premier Renzi si vede pronto anche ad usare mosse unilaterali pur di salvare il sistema bancario italiano.

La notizia che giunge dall’Inghilterra, da parte di una delle più note testate giornaliste che si occupa di finanza, il Financial Time, ci informa come il premier italiano, Matteo Renzi, sia disposto a tutto pur di mettere in salvo il sistema bancario italiano, pensando addirittura di utilizzare i fondi pubblici dello Stato. Con questa mossa, riportata in prima pagina dell’edizione europea di quello che è il primo quotidiano finanziario al mondo, Renzi sfiderebbe l’unione Europea, dichiarando di essere anche disposto a mettere in campo mosse unilaterali.

A seguito della pubblicazione di questa notizia, non si è fatta attendere a lungo la repliche di Palazzo Chigi al FT che, contrariamente a quanto riportato dalla stampa internazionale, afferma che il presidente del Consiglio Matteo Renzi è pronto a “sfidare” Bruxelles sul futuro dell’Europa poiché non crede possibile ignorare il risultato della Brexit.

E dunque, non sono le banche le problematiche primarie, a cui Renzi intende volgere maggiormente attenzione, bensì la crescita, gli investimenti, la cittadinanza, l’immigrazione, la lotta alla disoccupazione, specie a seguito dell’esito del referendum in Inghilterra.

Infatti, proprio sull’argomento banche, Renzi ha recentemente rilasciato un’intervista, mandata in onda su SkyTg24.

Alla domanda della conduttrice televisiva Maria Latella, che ha chiesto se lo scudo dei 150 miliardi fosse solo l’antipasto e se, oltre a ciò, ci fosse l’intenzione da parte del governo italiano di richiedere il via libera per ricapitalizzare le banche con 40 miliardi in deroga al divieto comunitario, il presidente del Consiglio ha così risposto: “ No, non lo definirei così. Sulle banche ho tanti di quei sassolini da togliermi… direi qualche macigno. Il sistema bancario non è stato messo in condizione di funzionare al meglio da errori della politica. Per le banche popolari si è creato un sistema di amicizie e connivenze vergognoso, che noi abbiamo bloccato. Ciò che è accaduto in Veneto a Vicenza grida vendetta. Noi abbiamo bloccato quel sistema”.

Sempre durante l’intervista su SkyTg24, Renzi non ha fatto a meno di ricordare la linea, che fino a questo momento, è stata condotta dalla Germania circa le proprie banche. La Merkel ha, infatti, messo 247 miliardi di euro nel suo sistema bancario, ma a nessuno era venuto in mente di fare la stessa operazione in Italia, cosa che avrebbe reso il sistema bancario più solido.

Ma tornando alle dichiarazioni del Financial Times, l’Italia rappresenterebbe l’anello più debole della Unione Europa, soprattutto, a seguito della Brexit. Invece, circa il referendum costituzionale che avverrà ad ottobre, un recente articolo, pubblicato qualche giorno fa dal giornalista Wolfgang Münchau, fa emergere uno scenario non proprio roseo, in cui l’eventuale vittoria del No porterebbe alla caduta del nostro attuale governo, che avrebbe come conseguenza l’uscita del nostro Paese dall’euro ed il crollo dell’intera Eurozona. Se ciò dovesse avverarsi saremmo costretti a fronteggiare uno tra i più violenti choc economici della storia.

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