A meno che non abbiate vissuto sotto una roccia per gli ultimi anni, se fate trading CFD (Forex, Azioni etc) dovete assolutamente essere a conoscenza di quello che è il Rischio/Rendimento.
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Che cos’è il rapporto di rischio/rendimento
Il Rischio/Rendimento, è un rapporto che decreta il livello di rischio di una trade, oppure di una strategia intera. Con un rapporto di rischio 1:1, rischio 1 per guadagnare 1. Facciamo un esempio come le opzioni binarie, dove il payout è dell’80%. Se punto 1000 euro, posso quindi vincerne 800 (quasi tutto quello che ho puntato), ma posso perderne 1000 (tutto). In questo caso il rischio è 1000 e il rendimento è 800, quindi il rapporto di risk reward sarà di 0.8:1 ovvero rischio 1 per guadagnare 0.8.
Altro esempio
Nel caso non abbiate capito questo esempio, ne facciamo uno più semplice, utilizzando la vita di tutti i giorni come esempio: mettiamo caso che uno vi chieda un prestito di 50 euro, promettendovi di pagarvi 60 euro nel giro di 2 settimane. Il gioco potrebbe non valere la candela, però cosa potrebbe accadere se vi offrisse 100 euro invece di 60? Il rischio dio perdere 50 euro, per farne 100 potrebbe essere interessante.
Questo è un rapporto di rischio/rendimento pari a 2:1, che è senza ombra di dubbio un rapporto dove gran parte degli investitori iniziano a “drizzare le orecchie”, un R/R 2:1 permette ad un trader di raddoppiare i propri soldi, se quella persona vi avesse offerto 150, il R/R sarebbe quindi aumentato a ben 3:1.
Non è così semplice
Ecco, molti investitori pensano che trovare una strategia che renda 3:1 di Risk/Reward sia sufficiente per smettere subito a scavare ancora di più a fondo in questo aspetto tecnico.
Molti hanno infatti l’ossessione di rischiare tantissimo per guadagnare in realtà solo 1/5, altri invece preferiscono un risk/reward pari ad 1:1. Il punto non è quello di scegliere una proporzione, ma prima di valutare le condizioni di trading e dopo scegliere il proprio risk/reward. Il risk/reward deve essere quindi fissato in base alle opportunità che si presentano sul grafico, in modo da avere il miglior risultato possibile.
Lo stop vicinissimo non sempre aiuta
Molti pensano che uno stop loss ultra-vicino al punto di entrata possa essere un gran modo per fare il risk management, ma in realtà non funziona così: muovendo lo stop vicinissimo al punto di entrata, la nostra trade deludente non diventerà magicamente profittevole, anzi. Infatti una trade deludente dovrebbe necessitare di più tempo per diventare profittevole, e quindi in questo caso, una trade con un entry point non ottimale dovrebbe avere uno stop loss molto più lungo rispetto ad una trade con un punto di entrata perfetto.
Provate a cambiare la vostra strategia sulla base di questi consigli, e vedrete subito il vostro conto lievitare!