Assegno circolare : cos’è e come si compila

Quando ci si trova nella condizione di dover pagare una cospicua somma di denaro, è molto comodo ricorrere all’utilizzo di uno strumento di credito come l’assegno.

In queste particolari condizioni, infatti, pensare di pagare con i contanti sarebbe scomodo, pericoloso e soprattutto andrebbe contro la legge. Scomodo perché significherebbe ritirare un’ingente quantità di contanti e portarsela dietro prima di una trattativa, come ad esempio una compra-vendita; pericoloso perché i borseggi e i furti sono sempre tristemente all’ordine del giorno e, in quel caso, non avremmo nessun tipo di garanzia; infine fuorilegge, perché in Italia il limite massimo dei pagamenti in contanti è fissato a 3000 euro (e, fra l’altro, è stato aumentato proprio durante quest’anno, perché fino allo scorso anno la soglia era di 1000 euro).

Proprio per questi motivi, il ricorso ad uno strumento comodo ed immediato come l’assegno costituisce la migliore alternativa all’uso dei contanti. Entrando più nello specifico della materia, quando si ha la necessità di movimentare grosse somme di denaro, proprio come avviene quando si acquista un’abitazione, la soluzione migliore risulta essere il ricorso al cosiddetto assegno circolare.

Vediamo allora quali sono le caratteristiche dell’assegno circolare e perché le sue peculiarità lo rendono la scelta ottimale per dei pagamenti sicuri e rintracciabili.

Assegno bancario e assegno circolare

Prima di tutto cominciamo con il dire che, in generale, un assegno si definisce come un titolo di credito in cui un debitore si impegna a pagare una determinata somma di denaro verso il creditore, ovvero colui che riceverà il denaro incassando l’assegno.

Di sicuro, la forma più usata e più conosciuta è rappresentata dall’assegno bancario. La particolarità dell’assegno bancario è che esso è sempre indissolubilmente legato al conto bancario del debitore e, per questa ragione, non può essere emesso un assegno bancario che abbia un importo superiore al denaro presente nel conto ad esso collegato.

In pratica, se nel nostro conto bancario sono presenti 7 mila euro, non possiamo emettere un assegno da 8 mila euro, altrimenti andremmo incontro a quello che viene definito un assegno scoperto.

Nonostante la praticità e la comodità, quindi, il più grande limite dell’assegno bancario risiede proprio in questo, ovvero nella mancata garanzia sulla sua effettiva copertura tramite conto. Se, infatti, viene emesso un assegno scoperto l’intera operazione viene bloccata solo nel momento in cui l’ignaro creditore si reca nella sua banca per la riscossione.

Per evitare questo tipo di inconveniente ed avere l’assoluta certezza della copertura bancaria è possibile ricorrere all’assegno circolare.

L’assegno circolare è, infatti, un titolo di credito che viene emesso direttamente dalla banca solo dopo che questa ha verificato l’effettiva copertura del conto bancario del debitore. In pratica dà quell’ulteriore garanzia che il creditore cerca perché rappresenta, a tutti gli effetti, una “moneta contante”.

Viste le sue caratteristiche e, soprattutto, considerata l’ulteriore garanzia che fornisce, l’assegno circolare è uno degli strumenti preferiti quando si debbano movimentare grosse somme di denaro (come per trattative di compra-vendita, accensione di mutui, ecc.) e il beneficiario, o creditore, voglia la massima garanzia sul denaro che dovrà ricevere.

Come richiedere un assegno circolare

Come abbiamo detto poco fa, un assegno circolare non viene rilasciato attraverso un carnet, come avviene per l’assegno bancario, ma deve essere emesso su specifica richiesta dalla banca.

Per poter richiedere un assegno circolare, quindi, bisogna recarsi in una banca e richiedere che venga emesso tale assegno con la somma di denaro da noi indicata. È necessario riempire una distinta in cui bisogna indicare il nome del beneficiario in maniera chiara (nome e cognome nel caso si tratti di una persona oppure la ragione sociale, nel caso si tratti di un’azienda) e la somma di denaro che si intende versare sull’assegno.

A questo punto la banca, autorizzata all’emissione di assegni circolari direttamente dalla Banca d’Italia, verificherà che il richiedente possegga sul suo conto tale somma di denaro in quel momento, e, in caso di risposta positiva, presterà cauzione con l’emissione dell’assegno circolare. Nel momento in cui l’assegno verrà emesso, il suo importo verrà immediatamente scalato dal conto corrente del richiedente.

È naturale che, nel caso in cui il richiedente non abbia copertura nel proprio conto, l’assegno circolare non potrà essere emesso.

Per la maggior parte delle banche in cui il richiedente possegga un conto corrente, la richiesta per l’emissione di un assegno circolare è totalmente gratuita e l’emissione dell’assegno circolare è praticamente immediata.

Caratteristiche dell’assegno circolare

  1. Assegno non trasferibile

La prima caratteristiche sulla quale vogliamo discutere è quella di non trasferibilità dell’assegno. Abbiamo detto che, nel momento di compilazione della richiesta dell’assegno circolare è necessario specificare in modo chiaro il nome del beneficiario. Questo perché l’assegno circolare è un assegno “non trasferibile”, ovvero può essere incassato solo ed esclusivamente dalla persona indicata come beneficiario, e non può essere girata a terzi.

In realtà, esiste anche la possibilità che un assegno circolare sia trasferibile, ma questo può avvenire solo per somme di denaro inferiori a mille euro. Tale emissione è, inoltre, soggetta al pagamento di un’imposta di bollo pari a 1,50 euro per ogni assegno emesso.

  1. Durata

L’assegno circolare può essere incassato dal beneficiario entro 30 giorni dal momento dell’emissione. Passati questi giorni l’assegno resterà comunque incassabile per i successivi 3 anni, anche se molti strumenti di tutela, che sono proprio la peculiarità di questo tipo di assegno, andranno a decadere.

In caso di assegno mai riscosso dopo i 3 anni, il suo saldo verrà versato nel Fondo depositi dormienti.

Può anche accedere che un assegno circolare emesso non venga poi utilizzato dal richiedente. In questo caso, visto che il denaro viene automaticamente sottratto al conto corrente del richiedente direttamente al momento dell’emissione, è possibile richiedere il rimborso entro 10 anni.

  1. Contenuto e possibili truffe

È vero che l’assegno circolare ci dà maggiori garanzie, proprio perché è emesso da una banca dopo aver verificato l’effettiva copertura, ma è anche vero che le truffe sono sempre dietro l’angolo e bisogna fare particolare attenzione ogni qual volta si riceva un documento che rappresenti moneta contante, come è il caso di questo tipo di assegno.

È sempre bene, allora, controllare, che l’assegno circolare emesso, o che stiamo ricevendo come pagamento, presenti le seguenti parti:

  • Deve essere presente la dicitura “assegno circolare”,
  • La firma della banca emittente,
  • La promessa di pagare a vista la somma di denaro prestabilita,
  • Devono essere indicati data, luogo ed ora di emissione dell’assegno circolare,
  • Indicazione del beneficiario,
  • La dicitura “non trasferibile” per somme di denaro superiori a mille euro,

Se si continuano ad avere dubbi sulla veridicità dell’assegno circolare è possibile richiedere il cosiddetto “bene emissione”, ovvero uno strumento mediante il quale è possibile avere conferma dalla banca emittente della veridicità dell’assegno stesso.

Assegno circolare postale

Fino ad ora abbiamo parlato di assegni circolari facendo riferimento esclusivamente a banche. In realtà è possibile richiedere un analogo assegno circolare postale anche all’ufficio postale ed in qualsiasi filiale. In questo caso sarà necessaria la presenza di un conto corrente Postale (Banco Posta o Banco Posta Click), ma la richiesta e le caratteristiche dell’assegno circolare emesso saranno esattamente le stesse.

Giornalista indipendente e trader privato. Sono laureato in Economia e finanza e mi occupo di analisi finanziarie e di notizie sull'economia.

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