BTP Italia, al via la nuova emissione: ecco cosa dovete sapere

A distanza di più di sei mesi dall’ultima emissione del titolo, risalente al mese di ottobre 2016, è tornato in collocamento il BTP Italia, il titolo di Stato indicizzato al tasso di inflazione nazionale. Per i primi tre giorni, e dunque fino a domani mercoledì 17 maggio, la sottoscrizione sarà riservata ai risparmiatori individuali, mentre agli investitori istituzionali è riservata la mattinata del 18 maggio. Ma cosa dovete assolutamente sapere prima di acquistare questo titolo?

La durata del nuovo BTP Italia

Cominciamo dalla novità più ghiotta del nuovo titolo, rappresentato dalla durata. Dopo che le ultime due emissioni avevano impostato il termine temporale del titolo a 8 anni, il Tesoro ha deciso di accorciare la scadenza, tornando ai 6 anni, probabilmente anche per venire più incontro alla clientela retail.

Le caratteristiche del nuovo BTP Italia

Per quanto attiene le principali caratteristiche del nuovo BTP Italia, ricordiamo che:

  • il capitale sarà rivalutato con cadenza semestrale;
  • l’indicizzazione in base alla quale avverrà la rivalutazione del capitale terrà conto dell’inflazione italiana e non di quella europea;
  • il collocamento avverrà tramite il MOT, il mercato obbligazionario telematico;
  • la protezione dalla deflazione riguarda non solo il capitale ma anche la cedola;
  • Il premio fedeltà riguarda gli investitori retail che detengono il titolo fino alla scadenza.

BTP Italia per gli investitori istituzionali e risparmiatori individuali

Come già accennato, fino a domani il collocamento del BTP Italia sarà riservato ai risparmiatori individuali, mentre la mattina dell’ultimo giorno riguarderà gli investitori Istituzionali, con possibile riparto. Al contrario, per la clientela dei piccoli risparmiatori e affini non sarà applicato alcun tetto massimo, ma i giorni di collocamento – fino a mercoledì 17 maggio 2017 – potranno essere ridotti a due in caso di chiusura anticipata, come in precedenza.

Che rendimento attendersi dal nuovo BTP Italia

Chiarito quanto sopra, appare molto chiaro che la convenienza a investire sul BTP Italia dipenderà dalle previsioni effettuabili sul suo rendimento, legato all’andamento dell’inflazione media italiana, che gli analisi – per la durata del titolo – prevedono possa essere pari intorno a 1,7 punti percentuali.

Ad ogni modo, la cedola reale minima che viene garantita è stata fissata allo 0,45 per cento. Il rendimento nominale lordo, che si trova in prima approssimazione sommando il rendimento reale garantito all’inflazione di periodo attesa, potrebbe essere quindi in area 2,1 punti percentuali.

Conviene investire nel nuovo BTP Italia?

Ricordata quale sia l’asticella di rendimento che potrebbe essere lecito attendersi, bisogna comprendere altresì se sia giudicabile conveniente l’investimento nel nuovo BTP Italia, considerando – naturalmente – gli strumenti alternativi, nominali. Ebbene, secondo quanto abbiamo avuto modo di osservare leggendo una ricca serie di valutazioni su tale tema, gli analisti ritengono che la valutazione relativa al BTP Italia possa essere giudicabile piuttosto conveniente, avendo un’inflazione di break-even (ovvero, il livello sopra il quale conviene detenere il BTP Italia rispetto agli altri strumenti) di poco superiore allo 0,8 per cento, e pertanto sicuramente ben raggiungibile nell’arco temporale considerato dallo strumento finanziario.

In altri termini, rispetto a un identico ipotetico rendimento nominale in area 2,1 per cento (come sopra individuato, calcolato come sommatoria tra la cedola reale e l’inflazione attesa) del BTP Italia, il nominale di riferimento scambia oggi intorno all’1,3 per cento.

Naturalmente, risulta essere molto più complessa la valutazione rispetto agli strumenti analoghi, ovvero in riferimento agli altri BTP Italia che sono oggi individuabili sul mercato secondario, considerato che la variazione della scadenza fa risultare molto ostico qualsiasi paragone. In linea di massima, rispetto al titolo più confrontabile (il BTP Italia con scadenza 2023) la nuova emissione ha un’inflazione di break-even leggermente inferiore risultando pertanto al margine più attraente.

Insomma, un investimento – quello nel nuovo BTP Italia – che potrebbe essere piuttosto interessante, soprattutto in termini relativi rispetto al corrispondente nominale, ma anche in termini assoluti, in particolare in un’ottica di detenzione in portafoglio fino alla scadenza (conseguendo così anche il premio fedeltà).

Esperto di trading e finanza, mi dedico alla stesura di articoli accurati e informativi, con l'obiettivo di fornire approfondimenti e conoscenze utili per orientarsi nel complesso universo degli investimenti.

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