Come investire dopo il mese di agosto?

Il mese di agosto si avvia alla sua ultima fase, licenziando probabilmente il periodo delle ferie e preparando i mercati finanziari a una serie di eventi che potrebbero influenzare in maniera definitiva il corso degli investimenti nell’ultimo quadrimestre del 2017. Ma in che modo investire dopo il mese di agosto?

Cerchiamo di evidenziare alcuni spunti che vi consigliamo di non perdere di vista, cercando gli investimenti più adatti e consapevoli.

Lo shock del decennio

Un primo elemento che probabilmente i più scaramantici avranno già notato – e che negli ultimi giorni è stato preso in esame anche dal quotidiano Il Sole 24 Ore – è la c.d. “maledizione del 7”. Negli ultimi decenni, infatti, gli anni che terminavano con tale numero non hanno portato molto bene ai mercati finanziari: sia sufficiente ricordare – senza andare troppo indietro nel tempo – che il 1987 è stato l’anno del lunedì nero, il 1997 quello del flop dei mercati emergenti, il 2007 l’anno della crisi dei mutui subprime. E il 2017?

I segnali di possibili tensioni epocali sono abbastanza presenti, ma per il momento non rappresentano elementi in grado di influenzare lo scenario centrale. Considerato però che i cigni neri stanno divenendo sempre più frequenti, è forse bene cautelarsi almeno un po’.

Il ruolo delle banche centrali

Scendendo su un piano più pragmatico, appare evidente come il player che potrà influenzare maggiormente il mercati sarà il gruppo di principali banche centrali. La prossima settimana è in programma il meeting di Jackson Hole, dal quale però non ci attendiamo grandi novità rispetto a quanto è già emerso in occasione dei verbali di Federal Reserve e Bce.

Successivamente, il 7 settembre è in pianificazione il meeting della BCE, che però non dovrebbe aggiornare le proiezioni macroeconomiche, adottando una posizione di stand by e rimandando così a ottobre ogni indicazione sull’eventuale quantitative easing. Qualche novità in più dovrebbe invece arrivare il 20 settembre dal meeting Fed: nessun rialzo tassi è atteso (lo sarà forse a dicembre), ma dovrebbe finalmente arrivare ai mercati la comunicazione dell’avvio della riduzione del bilancio a partire da ottobre.

Politica: la Germania l’effetto Trump

Non si dimentichi infine che in un simile contesto monetario, arriverà l’ultimo appuntamento elettorale europeo degno di nota: le elezioni tedesche. Svanito il timore populista francese, difficilmente le elezioni in Germania smuoveranno le acque, considerato che il vantaggio di Angela Merkel è discretamente rassicurante e che, in ogni caso, il duello pare essere ponderato fra forze europeiste che hanno relegato in secondo piano le spinte anti sistemiche.

Più incerto è il destino degli Stati Uniti, con una politica difficile da decifrare dopo l’arrivo di Donald Trump. Le questioni interne del Russia-gate (e non solo) e la crisi in Corea del Nord, stanno distogliendo l’attenzione sulle difficoltà dell’amministrazione di dar seguito alla riforma economica e fiscale, dopo il fallimento di quella sanitaria.

Esperto di trading e finanza, mi dedico alla stesura di articoli accurati e informativi, con l'obiettivo di fornire approfondimenti e conoscenze utili per orientarsi nel complesso universo degli investimenti.

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