Dopo la sua misteriosa scomparsa prolungata dalla scena pubblica, il presidente russo Vladimir Putin è stato ad Astana, Kazakistan, venerdì scorso, per una riunione dell’Unione economica eurasiatica. L’UEE è un’unione economica tra Bielorussia, Kazakistan, Russia, e a partire da ottobre 2014 Armenia nata il 29 maggio 2014.
L’organizzazione è un nuovo blocco economico composto da Russia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, e l’Armenia (Ucraina non tanto sorprendentemente, ha scelto di non aderire), e fa parte della strategia della Russia per abbracciare l’estero, espandendosi pian piano.
L’unione è ancora nei suoi primi giorni dalla formazione, in quanto in realtà l’unione è legalmente e formalmente stata fondata solo a gennaio, ma il blocco ha provvisoriamente accettato di portare una moneta unica e una Banca centrale eurasiatica entro il 2025.
Secondo la stampa bielorussa, Mikhail Myasnikovich, che fu in precedenza il ministro Bielorusso fino al 2014, chiede che il processo per la formazione della moneta unica sia accelerato, in modo che la moneta sia pronta nei prossimi quattro anni.
Putin ha inoltre incaricato la banca centrale Russa all’inizio di questo mese, di lavorare con le altre banche centrali e governi in modo da poter “determinare la direzione futura per l’integrazione nei settori monetari e finanziari nel quadro dell’Unione economica eurasiatica, con lo studio della fattibilità per poter costruire in futuro l’unione monetaria.”
La scadenza dei comandi che il Cremlino ha ordinato è per il primo settembre, quindi sicuramente durante quest’estate avremo diverse notizie circa questo argomento molto importante per il futuro della Russia, e di tutti gli staterelli che gravitano intorno al Cremlino.
Sembra come se l’Unione eurasiatica sta cercando di ricreare una “versione accelerata” del processo che l’Unione europea ha attraversato nella seconda metà del 20° secolo. L’Unione eurasiatica ha già trascorso diversi anni cercando di creare un mercato unico tra i paesi coinvolti, senza tariffe commerciali, e sta ora guardando verso una maggiore integrazione.
Cosa sarà una moneta Eurasiatica?
Beh, probabilmente non sarà poi così tanto diversa dal rublo. L’economia russa è di gran lunga la più grande e più importante di tutto il gruppo, e qualsiasi valuta risponderebbe principalmente alla debolezza e alla forza residente nella nazione russa.
Tuttavia, introdurre un progetto che contiene il pericolo intrinseco di un rublo, di una moneta che è estremamente suscettibile alla volatilità del petrolio, potrebbe non essere la migliore delle scelte, insieme al fatto che ormai il valore del Rublo è pressoché vicino a zero:
Qua sopra infatti possiamo osservare il grafico di USD contro RUB. Il dollaro ha continuato l’ascesa iniziata dall’estate scorsa, passando da 35 Rubli (che valevano un dollaro) fino ai 60 di oggi. Oggi è necessario quasi il doppio per comprare un dollaro! La domanda è questa, quale valore aggiunto può portare un’unione del genere per le altre nazione dell’Eurasia, se il Rublo vale carta straccia?