Secondo Barclays i prezzi del petrolio saliranno velocemente nei prossimi mesi

Gli analisti delle Materie Prime della Banca d’Investimento Barclays, hanno da poche ore inviato a tutti i loro clienti un outlook di quello che sta succedendo nel mercato del petrolio, e quello che si aspettano possa succedere ha qualcosa di sorprendente, e proprio per questo vogliamo rendervi partecipi di questa notizia, sperando possiate condividerla sui vostri social network, ci farebbe molto piacere.

In parole povere, gli analisti di Barclays stanno affermando che non è solito vedere prezzi così bassi nel mondo del petrolio, e che questa situazione non durerà così tanto. Questo è quello che sta suggerendo il mercato.

Fin dalla metà del 2014, il Petrolio è crollato dall’alto livello dei 100 dollari al barile, per andare fin sotto i 50 dollari al barile, un crollo bello e buono che ha portato i tassi d’inflazione nel mondo praticamente prossimi allo zero, per la prima volta nella storia di alcune nazioni.

Un sacco di analisti hanno quindi iniziato a speculare sul fatto che i prezzi del petrolio sarebbero stati al ribasso per molto tempo. Una serie di decisioni dell’OPEC, il cartello della produzione per molti paesi, ha portato l’approvvigionamento a livelli record. Ma non è certamente un caso, è il tentativo da parte dell’Arabia Saudita e di altri stati del Goldo di rallentare e mettere fine ad una grande porzione di produzione del Petrolio USA. Il numero di piattaforme petrolifere US è salito del 700% dal 2009 al 2014.

“Anche se tutti i fornitori sono bloccati in una battaglia per la quota di mercato in questo momento, il petrolio sarà a breve richiestissimo. Più di due terzi della produzione non OPEC hanno iniziato a produrre prima del 2010 e prima del boom petrolifero raggiunto dagli Stati Uniti. Dal 2010- 2015, questa base di pre-2010 è diminuita di circa il 3% annualmente. Con questo tasso si prevede possa accelerare quando i prezzi sono bassi e quando CAPEX cade. Con CAPEX che dovrebbe diminuire del 20% a livello globale nel 2015 e un ulteriore 5-10% nel 2016, la scena è pronta per una crisi di approvvigionamento. Lo Shale deve essere un fattore in grado di aiutare la crescita dell’offerta non OPEC, non un peso per essa. Alla fine per i prezzi, i nostri modelli suggeriscono che l’unica direzione per il petrolio è quella è andare verso l’alto.”

In pratica quindi, senza grossi investimenti nel mondo del petrolio, le fonti mature andranno in declino, e quindi l’approvvigionamento del petrolio andrà anch’esso in declino.

E’ quindi questo un ottimo momento per investire nel petrolio, comprando questa materia prima a livelli scontatissimi. Cosa ne pensate? Investirete al rialzo come noi?

Appassionato di economia e finanza, porto il mio parere indipendente sui temi economici di maggiore interesse. Nel 2008 sono diventato giornalista ed editore.

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