La gestione dei pagamenti virtuali rappresenta un costo notevole per le realtà commerciali, ma che si propone però indispensabile per non perdere clienti e per adeguarsi alla trasparenza richiesta dal governo e dall’Europa in materia di fisco. Satispay, start up piemontese nata nel 2014 si propone di far dialogare lo smartphone con i registratori di cassa al fine di ridurre i costi delle transazioni e dell’impiego delle carte di credito, ma anche di spingere sull’uso della moneta elettronica per un futuro dove i contanti potrebbero essere quasi superflui nella vita di ogni giorno. L’applicazione è stata ideata da Alberto Dalmasso titolare della startup e permette di accedere con il proprio smartphone ad un corto virtuale che si propone collegato a quello personale, dove è possibile caricare le some di denaro decise, da utilizzare per inviare denaro ad altre persone che fanno parte della rete o da impiegare direttamente nei negozi convenzionati.
Qual è la differenza con il classico PayPal? A differenza del sistema e anche di tutte le altre carte di credito esistenti nel mercato, Satispay è completamente gratuito e chiede una commissione di 20 centesimi di euro ai commercianti per ogni transazione avvenuta, a patto che superi i 10 euro di valore.
La gratuità del servizio per gli utenti e il bassissimo costo pensato per chi commercia sono quindi le basi per un sistema che potrebbe decisamente funzionare, quindi la startup sta cercando di sbarcare sul mercato grazie ad un’intesa che è stata raggiunta con la grande società Cigierre che controlla le catene di fast food Old Wild West e Wiener Hause e con lo stesso gruppo Zucchetti che è fornitore del software su cui si basa il sistema. Satispay potrà essere usata come un bancomat o una carta di credito ma è necessario vi sia un pos abilitato. L’obiettivo è di rendere semplice l’adozione del sistema da parte degli esercenti, integrandolo con qualsiasi altro dispositivo possa essere presente in negozi come il Pos o i software di cassa. Il risultato può leggersi in una molteplicità di servizi offerti all’utente, nell’attesa che il sistema Satispay possa evolversi e, chissà , diventare una valida alternativa ai costosi sistemi di gestione bancomat e carta di credito attuali.
I numeri della start up sono positivi e in crescita e, dopo una prima tornata di investitori che ha guardato alla holding bancaria Iccrea, ha raccolto 8.5 milioni di euro con lo scopo di tenere basse le tariffe e farne il cavallo vincente perché gli esercenti possano inserire il sistema nelle proprie casse e farlo prosperare nel paese, così come in tutto il mondo.