Starbucks sbarca a Milano

Molto probabilmente si tratta di una delle più grandi sfide che il colosso del caffè Starbucks abbia mai messo in opera, ovvero la conquista del mercato italiano. Non si tratta solamente della tipologia di consumatori, visto che gli italiani hanno da sempre accettato ‘invasioni’ da parte di catene straniere, ma l’Italia è la patria del caffè, anzi, di un certo tipo caffè, che all’estero non è conosciuto se non per sentito dire o perché assaggiato in viaggio di lavoro o di piacere nel nostro paese.

Starbucks si prepara quindi a sbarcare in Italia e lo farà in grande stile nella città di Milano. La partnership del progetto sarà portata avanti con il gruppo Percassi e secondo l’amministratore delegato di Starbucks, Howard Schultz, si tratta di un sogno che accarezza da trent’anni, da quando negli anni Ottanta decise di dare vita ad una start up importando l’espresso negli Stati Uniti.

Attenzione però, perché c’è espresso ed espresso e quello di Starbucks potrebbe essere molto diverso da quello che sono abituati a bere i tanti consumatori di caffè italiani. La catena Starbucks è già presente da anni in Europa, ma sebbene gli sforzi per avvicinare la clientela e per proporre prodotti locali siano stati tanti nel corso degli anni, l’Europa non è mai stato un continente felice per il gruppo, almeno in termini di colonizzazione.

Starbucks è infatti entrata in Gran Bretagna nel 1998 e oggi vanta 2.400 punti vendita in tutta Europa, in Medio Oriente e nel contiene africano. Tutto questo investimento non raggiunge neanche il 10% del fatturato globale, che è prodotto quasi completamente negli Stati Uniti. Per chiudere il cerchio della presenza di Starbucks in Europa mancava quindi l’Italia e ora il CEO fondatore ha affermato che il gruppo è pronto a chiudere il cerchio e ad aprire il primo punto vendita nel bel paese. Il CEO ha inoltre affermato di essere conscio che si tratta di una sfida unica, ma di essere fiducioso sul rapporto che saprà instaurarsi fra Starbucks e l’Italia.

Unica nota a favore? La scelta di Milano è decisamente azzeccata, in quanto si tratta della metropoli più etnica del paese e anche della città dove arrivano viaggiatori internazionali in modo più massivo, assieme a Roma. Stabilire la prima caffetteria Starbucks del paese a Milano può quindi rappresentare un buon investimento alla luce di questa caratteristica, ovvero dell’afflusso di persone che non sono così legate alla tazzina di espresso come possono esserlo i milanesi doc.

Per iniziare ad investire nel titolo azionario di Starbucks clicca qui.

Giornalista indipendente e trader privato. Sono laureato in Economia e finanza e mi occupo di analisi finanziarie e di notizie sull'economia.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here