Wall Street torna a volare come ai tempi dell’esplosione del Mondo del Web nel 2000, con il Nasdaq che torna ai massimi dopo 15 anni, quando era in pieno sviluppo appunto il mondo di Internet. Per la prima volta in quasi quindici anni il listino tecnologico della Borsa Usa ha superato i 5.000 punti.
In Europa invece dopo i bei risultati dei giorni scorsi (quando le azioni dei mercati europei sono state premiate da afflussi record di capitali, sulla scia degli annunci di Draghi sul Quantitative Easing, con l’Euro Stoxx 50 salito del 14% in questo avvio di 2015, un record, mentre i fondi azionari hanno raccolto 11 miliardi di euro dagli investitori), gli investitori attendono ora l’avvio ufficiale del Quantitative Easing di Mario Draghi: in una settimana comunque intensa per i mercati, che presenta una serie di dati macroeconomici di massimo rilievo, l’evento principale rimane quindi la riunione del Board della Bce, nella quale Mario Draghi e gli altri dovranno precisare quali titoli verranno acquistati e con che modalità , per non lasciare dubbi sull’operazione che ricordiamo investirà ben 1.140 miliardi di euro, da immettere sui mercati europei.
Quindi in data odierna le Borse europee si sono comportate così: Milano ha chiuso in negativo dello 0,18%, dopo una mattinata vissuta in territorio positivo, Parigi in calo dello 0,8%, Francoforte in pareggio, e Londra infine è arretrata dello 0,2%.
L’euro ha chiuso la seduta a 1,1197 dollari, perché i dati sul mercato del lavoro americano ed il taglio importante dei tassi d’interesse in Cina spingono le persone ad acquistare dollari, moneta che registra il top da 11 anni in raffronto ad un paniere delle altre principali divise.
Il petrolio Wti torna a crescere, arrivando oggi ad una valutazione in area 50 dollari al barile. Nuovo lieve aumento (0,7%) anche per l’oro ad inizio di settimana, che è arrivato ad una quotazione di 1221 dollari l’oncia.