Yellen rassicura i mercati, listini americani ancora in rialzo

Nella sua attesa audizione in Congresso, la numero 1 della Federal Reserve Janet Yellen ha ribadito che il recente rallentamento dell’inflazione dovrebbe essere di natura sostanzialmente transitoria e temporanea, alla luce della continua riduzione delle risorse inutilizzate e dei moderati aumenti dei prezzi all’importazione che sono stati rilevati nel corso dell’ultima osservazione sulla bilancia commerciale a stelle e strisce.

Ulteriormente, Yellen ha precisato come a proprio avviso la crescente restrizione sul mercato del lavoro dovrebbe generare pressioni verso l’alto su salari e prezzi, effetti particolarmente graditi, che evidentemente saranno considerati con particolare attenzione dagli analisti nei prossimi mesi (probabilmente, più i secondi che i primi).

Yellen ha poi sottolineato come esistano alcuni fattori idiosincratici oramai ben noti (tariffe della telefonia mobile su tutte) che hanno contribuito alla correzione degli ultimi mesi. Ad ogni modo, come ribadito anche nella prima audizione tenuta alla Camera, Yellen ha voluto sottolineare che in fondo potrebbe esserci anche dell’altro, e che pertanto la Federal Reserve sta guardando l’inflazione molto attentamente alla luce dei dati deboli.

Per quanto attiene il prossimo futuro, almeno per il momento il presidente della Federal Reserve ha affermato di ritenere che sia prematuro concludere che l’inflazione sottostante stia scendendo ben al di sotto del 2 per cento, e che non si è giunti a tale conclusione.

Rispondendo poi a domande ancora più specifiche, Yellen ha poi dichiarato di di non aver discusso con l’Amministrazione Trump di un eventuale rinnovo del proprio mandato, in odor di scadenza, e riguardo alla possibilità di proseguire, se nominata, Yellen ha detto che ne avrebbe discusso con il presidente.

Insomma, l’audizione dell’ultima settimana non ha certamente modificato le previsioni degli analisti per lo scenario di politica monetaria nel resto dell’anno, ma questo è proprio quello che gli osservatori si attendevano, ed è stato evidentemente più che sufficiente per poter permettere al mercato di Wall Street di chiudere positivamente le scorse sessioni, trascinato altresì da qualche trimestrale bancaria particolarmente favorevole.

Per quanto concerne lo scenario base che vogliamo condividere con voi, è molto probabile che a settembre il FOMC annunci l’inizio della riduzione dei reinvestimenti a partire dal successivo mese di ottobre e, se l’inflazione si stabilizzerà, prepari un altro rialzo dei tassi per dicembre, il terzo dell’anno, come previsto a inizio esercizio.

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