La pay tv si propone al centro dell’attenzione dei grandi gruppi finanziari e gli analisti hanno suggerito che il 2017 sarà un anno denso di eventi e di colpi di scena in merito. Tutto si concentra attorno al ruolo di Mediaset e alle sue scelte strategiche che, ancora impegnata a contenere i danni della scalata di Vivendi, potrebbe decidere di cedere il suo ramo Mediaset Premium nientemeno che alla rivale di sempre Sky.
Quale lo scenario televisivo se ciò avvenisse? Si tratterebbe di un ritorno a una pay tv unica, che non si propone così lontano come qualche mese fa se il nuovo approccio di Mediaset ai diritti del calcio non porterà all’azienda i frutti sperati.
Mediaset: conti in rosso
I conti del Biscione non sono, infatti, in salute come un tempo e su di essi pesano sicuramente i bilanci di Mediaset Premium che hanno visto i nuovi abbonati non ripagare la spesa che era stata sostenuta nel 2014 e pari a circa 220 milioni di euro a stagione per potersi gustare nel salotto di casa le partite di Champions League del triennio 2015-2018.
Mediaset ha quindi comunicato che la politica adottata in passato, ovvero l’offerta folle di abbonamento sui diritti triennali dal 2018 al 2021, non verrà di certo ripetuta e si concentra per ora sulle scelte più imminenti. La prospettiva vede quindi il Biscione cedere proprio i diritti di queste partite a Sky, che se le vedrebbe servire su un piatto d’argento e, molto probabilmente, a buone condizioni di acquisto. Da un lato la società Mediaset ha rassicurato i suoi clienti asserendo che ciò non avverrà, ma le voci di accordi fra il Biscione e Murdoch in merito sono sempre più insistenti.
Mediaset: le previsioni degli analisti
Mediaset parla di una pay tv forte e che non teme la sua rivale di sempre, ma un progetto di tv a pagamento basato solo su film e serie tv sarebbe attualmente improponibile. La realtà delle televisioni ‘pay tv’ è stata infatti sconquassata dal poderoso arrivo di Netflix, con il suo bagaglio di proposte fresche, innovative e attraenti. L’unico modo per Mediaset di sopravvivere a una realtà in continua mutazione sarebbe quella di muoversi con accanto un partner strategico, condizione che non è stata raggiunta con la vicenda Vivandi, che ha oltretutto indebolito il gruppo nella sua struttura.
Gli analisti parlano quindi di due vie che l’azienda può seguire. La prima guarda alla cessione dei diritti calcistici sulla Champions League, mentre la seconda al ridimensionamento totale dell’azienda. Entro l’autunno Mediaset dovrà, in ogni caso, scoprire le sue carte, perché in primavera è fissata l’asta dei diritti Pay tv per il prossimo triennio di Coppa dei Campioni, coppa che vedrà partecipare ben quattro squadre italiane. A settembre avverrà inoltre la trattativa per i diritti di serie A per il triennio 2018-2021, quindi gli appassionati di calcio dovranno scegliere fra le offerte disponibili, alle quali il Biscione potrebbe presenziare o proporsi come il grande assente della stagione.