Apple patteggia la multa con l’Italia

Sembra essersi chiusa ufficialmente la partita che ha visto protagonista lo stato italiano e Apple, in merito alla penale per i mancati tributi versati all’erario del paese. Sul piatto c’erano sei mesi di reclusione, commutati in una multa di 45 mila euro che potrebbero concludere il processo di pagamento giĆ  versato, pari a 318 milioni di euro nelle casse della nostra Agenzia per le Entrate. La condanna ĆØ arrivata nella giornata del 28 settembre e ha interessato il manager Michael O’Sullivan che ĆØ il legale rappresentate di Apple Sales International, la cui sede ĆØ risaputo essere in Irlanda.

Il patteggiamento ĆØ stato sancito dal Gup Elisabetta Mayer che ha quindi accolto l’accordo fra i legali Apple e il pm di Milano Adriano Scidieri. La causa ĆØ ben chiara, ovvero Apple ha omesso di dichiarare nel paese i proventi realizzati sul territorio nazionale attraverso una organizzazione dalla natura occulta creata dalla stessa societĆ  di Cupertino. Il periodo di riferimento ĆØ il 2009-2014 e l’ammontare evaso sarebbe di 800 milioni di euro, salvaguardati sfruttando la positiva e conveniente fiscalitĆ  irlandese.

Reazione del titolo Apple in Borsa

Apple : scenari futuri

La domanda ĆØ quindi sorta spontanea, ovvero perchĆ© di fronte ad un’evasione di cosƬ ampia portata si ĆØ proceduto con il patteggiamento? Apple si ĆØ impegnata a sanare il pregresso e a non infrangere piĆ¹ la legge per il futuro, quindi la condanna del manager O’Sullivan potrebbe essere l’unica per quanto riguarda la partita. Gli altri due manager italiani che sarebbero stati indagati, quindi Mauro Cardaio e Enzo Biagini si sarebbero mossi all’interno di una ‘organizzazione del gruppo’ e non sarebbero quindi imputabili di reato. L’Italia chiude quindi i conti con il passato, ma ora Apple deve vedersela anche con la Germania e con il Regno Unito, stati dove ha adottato lo stesso medesimo comportamento e dove dovrĆ  rispondere di evasione fiscale.

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