Le Borse chiudono la settimana della Finanza in turbolenza

Le Borse europee non seguono un percorso comune in quest’ultimo giorno di settimana un pochino turbolento sui mercati, mentre l’euro continua a deprezzarsi sul dollaro (oggi la sua quotazione è stata di appena 1,0523 dollari), situazione che ha fatto subito vociferare sulla possibilità di un primo stop all’acquisto di titoli di stato massiccio, partito proprio in questa settimana sotto il nome di Quantitative Easing, sotto la direzione della Bce. Continua a decrescere quindi il rendimento dei titoli di Stato Europei, con lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi di nuovo sotto i 90 punti, con un rendimento intorno all’1,15%. I bonos spagnoli sono sulla stessa lunghezza d’onda pressapoco.

Nonostante quindi un grosso sollievo per le aziende europee che esportano fuori dall’area Euro, i falchi di Francoforte stanno già chiedendo uno stop o un rallentamento dell’azione del Quantitative Easing.

Ma torniamo alle borse: Milano chiude in calo dello 0,42%, Londra perde invece lo 0,3%, peggio di tutte come al solito Atene: – 3,01% (nonostante in giornata il rischio di default greco si sia allontanato a livello diplomatico). In positivo invece Parigi, + 0,3%, e Francoforte, + 0,87%.Le borse statunitensi aprono in negativo con l’abbassamento dei prezzi di produzione di Febbraio (-0,5%) che dovrebbe essere ufficializzato proprio nella giornata di oggi, e che influenza negativamente anche il prezzo del petrolio.

Popolazione più sollevata  in Danimarca, dove la Banca centrale ha dichiarato che non sono più necessari interventi diretti a livello finanziario, per arrestare la continua rivalutazione della moneta locale nei confronti dell’Euro. Continua la crisi del Pil in Russia: -4% secondo le stime di quest’anno, con la loro Banca Centrale che ha appunto appena tagliato, come previsto, i tassi d’interesse dal 15 al 14%.

Il recupero del prezzo del petrolio, che nei giorni scorsi era tornato ad essere quotato sopra i 60 dollari al barile, pare già terminato. Il greggio oggi è tornato a calare in maniera intensa, mentre l’oro ha chiuso in rialzo dello 0,7%, essendo stato quotato oggi a 1.161,85 dollari l’oncia.

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