Forex trading, i market mover della settimana al 18 agosto 2017

In una settimana povera di spunti macro, le uniche attenzioni degli analisti fondamentali si concentrano nella sessione odierna e in quella di domani. Cerchiamo allora di fare un po’ di ordine sul calendario macroeconomico, ed evidenziare, in area euro e in area dollaro, quali sono i market mover che potrebbero condizionare (speriamo, positivamente!) i vostri investimenti valutari.

Area Euro

Cominciamo con l’area euro, dove si attendono le pubblicazioni di alcuni dati nazionali. In particolar modo, nei Paesi Bassi la stima preliminare dovrebbe indicare che il PIL nel secondo trimestre 2017 è riuscito a crescere di 0,6 per cento t/t, in accelerazione dallo 0,4 per cento t/t del primo trimestre. La variazione annua dovrebbe invece rallentare a 2,3 per cento dal precedente dato di 2,5 per cento.

Sempre in ambito di dati nazionali, il nostro Paese pubblicherà la stima preliminare sul PIL Italia del secondo trimestre 2017, che dovrebbe mostrare una crescita vicina ai ritmi di inizio anno anche in primavera. In particolare, l’attività economica è vista in crescita di 0,3 per cento t/t e dell’1,3 per cento a/a. Anche se non verranno forniti dati di dettagli, è possibile che la crescita possa essere influenzata soprattutto dall’industria mentre il valore aggiunto nei servizi dovrebbe rallentare dopo il balzo di inizio anno. Il commercio estero dovrebbe aver frenato l’attività economica per il quarto trimestre consecutivo pertanto la crescita verrà ancora dalla domanda interna.

In Francia si attendono invece le pubblicazioni dei dati sul mercato del lavoro, con la disoccupazione che è attesa calare di due decimi di punto percentuale nel secondo trimestre a 9,4 per cento da 9,6 pe cento precedente.

C’è infine spazio anche per qualche dato aggregato, relativo principalmente alla seconda stima del PIL nei mesi primaverili, cresciuto di 0,6 per cento t/t e del 2,1 per cento a/a. In questa fase, la crescita sembra essere sostenuta ancora dalla domanda interna, e in particolre nel terzo trimestre dovrebbe vedersi una riaccelerazione dei consumi e una tenuta degli investimenti.

Contemporaneamente, la BCE pubblicherà i verbali della riunione dello scorso 20 luglio: da essi non dovrebbero trasparire grandi novità, ma è possibile che le minute possano indicare se almeno alcuni membri fossero già favorevoli ad avviare una discussione sull’uscita. Verranno altresì diffuse le nuove stime per il mese di luglio sull’inflazione, con un dato probabilmente stabile all’1,3 per cento.

Area Dollaro

Passando agli Stati Uniti, qui usciranno i dati sui nuovi cantieri residenziali per il mese di luglio, che sono attesi in aumento a 1240 mila unità, da 1215 mila unità del mese di giugno, segnando così il secondo rialzo consecutivo. Il trend del mercato immobiliare residenziale recentemente è stato debole, dopo un semestre piuttosto forte fra la fine del 2016 e l’inizio del 2017. La domanda di abitazioni rimane solida, ma frenata dai prezzi elevati e dalla scarsità dell’offerta.

Attenzione dovrebbe inoltre essere opportunamente indirizzata nei confronti della pubblicazione dei verbali della riunione del FOMC di fine luglio. I verbali dovrebbero infatti mostrare un ampio consenso a favore di un annuncio dell’inizio della normalizzazione del bilancio “relativamente presto”, con l’impegno a gestire in modo trasparente e quasi automatico il programma di riduzione degli riacquisti.

Complessivamente, dai verbali del Comitato di politica monetaria della Federal Reserve dovrebbe emergere una valutazione dello scenario macroeconomico sostanzialmente positiva, alla luce della continua riduzione delle risorse inutilizzate sul mercato del lavoro. Sul fronte dell’inflazione dovrebbe invece trasparire una minore omogeneità di opinioni, considerato che la maggioranza dei partecipanti dovrebbe condividere la visione di Yellen secondo cui il recente indebolimento della dinamica dei prezzi è probabilmente transitorio, ma una minoranza non sottovalutabile avrà un’opinione diversa.

Per quanto poi concerne il sentiero dei tassi di riferimento, la maggior parte dei partecipanti dovrebbe aver ritenuto che dopo una pausa collegata all’apertura del processo di normalizzazione del bilancio (che si concretizzerà nel meeting di settembre), è probabile il proseguimento di rialzi graduali (forse a dicembre).

Giovedì è poi prevista la pubblicazione dell’aggiornamento dell’indice della Philadelphia Fed ad agosto, che dovrebbe stabilizzarsi a 18,5 punti, poco sotto il livello di luglio (19,5 punti). L’indagine a luglio ha dato indicazioni positive, pur segnalando espansione più moderata per attività, ordini e consegne. Intanto, la produzione industriale a luglio dovrebbe aver compiuto un rialzo lieve di 0,3 per cento m/m, sostenuta da solidi aumenti nel manifatturiero e nell’estrattivo.

Esperto di trading e finanza, mi dedico alla stesura di articoli accurati e informativi, con l'obiettivo di fornire approfondimenti e conoscenze utili per orientarsi nel complesso universo degli investimenti.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here