Archiviati gli appuntamenti elettorali e quelli relativi alle dichiarazioni di policy monetaria da parte delle banche centrali, torna il momento di concentrarsi di nuovo sui dati macroeconomici. In tal senso, la settimana ci propone alcuni interessanti spunti che sarebbe opportuno non trascurare: vediamo quali sono, e che cosa attendersi nei prossimi giorni.
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Martedì 27 giugno 2017
In Italia è in programma la pubblicazione del dato aggiornato sulla fiducia delle imprese, per il mese di giugno, che è vista recuperare parte del calo del mese precedente e risalire probabilmente sopra quota 106,5 punti. Nel settore manifatturiero il morale potrebbe essere ancora migliore, e superare quota 107 punti. Anche la fiducia delle famiglie è vista in recupero, a 106,4 punti, dopo un minimo a 105,4 punti nel mese di maggio.
Negli Stati Uniti, l’aggiornamento di oggi di maggiore rilievo riguarda la fiducia dei consumatori rilevata dal Conference Board, che per il mese di giugno è stimata in calo a 115 punti da 119,4 punti.
Mercoledì 28 giugno 2017
In area euro c’è spazio ancora per qualche dato italiano, con la prima lettura dei prezzi al consumo, stabili a giugno sulla misura nazionale e in aumento di un decimo su quella armonizzata. L’inflazione è vista in calo di un decimo all’1,3% sulla misura nazionale e all’1,5% sull’indice armonizzato, per livelli che dovrebbero essere confermati anche nei prossimi mesi. Per quanto attiene le statistiche aggregate, in area euro si attende la pubblicazione del dato della dinamica di M3, che è vista frenare ancora a maggio al 4,4% a/a da un precedente 4,9% a/a, in parte per fenomeni stagionali.
Giovedì 29 giugno 2017
Nella giornata di giovedì in area euro è in pubblicazione l’indice di fiducia economica elaborato dalla Commissione Europea, che dovrebbe rimanere quasi stabile a giugno a 109,3 punti. Il morale dovrebbe migliorare gradualmente in tutti i settori, rendendosi compatibile con le attuali linee di espansione del PIL.
Per quanto attiene i dati nazionali, in Germania i prezzi al consumo sono attesi in calo di 0,1% a giugno sia sulla misura nazionale che su quella armonizzata. Al netto di energia e di alimentari i prezzi dovrebbero invece essere poco mossi. L’inflazione potrebbe pertanto calare ancora a 1,3% da 1,5% sulla misura nazionale e a 1,1% da 1,4% sulla misura armonizzata. In Spagna, invece, i prezzi al consumo dovrebbero essere calati di 0,1% m/m a giugno, a causa del contributo negativo dell’energia. Se così fosse, l’inflazione scenderà dal 2,0% all’1,3% sulla misura armonizzata.
Per quanto concerne gli Stati Uniti, la stima finale del PIL del 1° trimestre dovrebbe mostrare una crescita di 1,1% t/t ann., spinta principalmente dagli investimenti residenziali e non residenziali, e frenata dalle scorte e da consumi deboli.
Venerdì 30 giugno 2017
Chiudiamo infine la settimana con una serie di spunti nazionali. Per l’area euro, in Francia i dati della spesa per consumi a maggio potrebbe avanzare di 0,3% m/m dopo il +0,5% m/m di aprile. Sempre dalla Francia, la stima flash dovrebbe indicare che i prezzi al consumo a giugno sono calati di un decimo sull’indice nazionale ma sono invece aumentati di un decimo su quello armonizzato dopo essere rimasti fermi a maggio su entrambe le misure: l’inflazione dovrebbe dunque rallentare di due decimi a 0,6% da 0,8% sull’indice nazionale ma a rimanere ferma a 0,9% su quello armonizzato. Spazio per dati nazionali anche in Germania, dove il tasso di disoccupazione dovrebbe aver toccato il minimo al 5,7%.
Sul fronte dei dati aggregati, in area euro l’inflazione è attesa calare all’1,2% a giugno da un precedente 1,4% come conseguenza della frenata dell’energia sulla scia dell’andamento del prezzo del greggio. I prezzi core dovrebbe rimanere invariato su base mensile, così come l’inflazione core, stabile all’1,0%.
Infine, negli Stati Uniti si attende la pubblicazione del dato spesa personale a maggio, che è prevista in aumento di solo 0,1% m/m, dopo 0,4% m/m di aprile, come conseguenza della correzione dei prezzi energetici e delle vendite al dettaglio negative (-0,3% m/m). I dati sul tasso di risparmio dovrebbero valutare un aumento a 5,5% da 5,3% di aprile. Il deflatore dei consumi è previsto in calo di -0,1% m/m (1,5% a/a), sempre a causa della componente energetica. Ancora, il dato sulla fiducia dei consumatori rilevata dall’Univ. of Michigan a giugno (stima finale) dovrebbe essere poco variata a 95 punti da 94,5 punti.