Interessante vedere che in questa prima parte della settimana, il Petrolio greggio non è riuscito a mantenersi al di sopra dell’importante livello psicologico di 30 dollari al barile, scendendo attualmente al di sotto dei 30, crollando a 29.51:
Greggio 29.51 -0.51 -1.68%
Oro 1086.7400 -1.28 -0.12%
Gas Naturale 2.09 -0.01 -0.57%
Argento 14.0200 0.16 1.12%
Grano 474.50 -1.00 -0.21%
Caffè 115.43 1.18 1.03%
I futures del Greggio WTI sono risaliti in maniera decisa durante la giornata di martedì, seguendo l’esempio di quotazioni come quello del Brent che è rimbalzato all’circa del 3 per cento dai minimi degli ultimi 12 anni. Il catalizzatore dietro agli inizi di questa impennata dei prezzi è stato un aumento della domanda da parte della Cina. Secondo gli ultimi dati, la domanda di petrolio da parte dei cinesi ha probabilmente raggiunto dei livelli record nel 2015. Tuttavia, i guadagni iniziali hanno poi velocemente ceduto dopo più rumours circa la persistente situazione di un possibile eccesso di offerta. Nuovi dati mostrano che la sovrabbondanza dell’offerta è destinata a durare fino alla fine del 2016, quindi in teoria non ci sarebbe scampo per il mercato del petrolio.
I dati di Reuters rilasciati all’inizio della sessione, hanno sotto diversi punti di vista sostenuto i prezzi del greggio. Le cifre del governo hanno dimostrato che il consumo di petrolio è a livelli record, toccando ben 10,32 milioni di barili al giorno, in crescita del 2,5 per cento a partire dal 2014.
L’Agenzia internazionale per l’energia, che funge da consigliere ai paesi in materia di politica energetica, ha affermato che la sovrabbondanza di petrolio globale è stata fissata per durare almeno fino al tardo 2016, a causa del clima caldo fuori stagione e anche a causa dell’aumento dell’offerta.
Secondo l’AIE: ”Il mercato del petrolio si trova di fronte alla prospettiva abbastanza difficile per il terzo anno consecutivo, dove l’offerta supererà la domanda da 1 milione di barili al giorno e sarà messo a dura prova per quanto concerne la capacità del “sistema petrolio” di assorbire tutto ciò in modo efficiente”. L’AIE ha inoltre preso atto del fatto che la domanda globale di petrolio è scesa ad un livello molto basso nel quarto trimestre del 2015, rispetto all’ultimo anno.
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