Le Borse soffrono ancora la situazione della Grecia

Domenica commovente per la Grecia con Alexis Tsipras che, nonostante la situazione economica drammatica della sua nazione, non ha spostato di un millimetro le proprie richieste e domanda all’Ue ed alla Bce il riconoscimento della dignità della Grecia e la fine dei soprusi e dei tagli che hanno ridotto in miseria una parte significativa della popolazione ellenica (stop al riconoscimento degli accordi con la Troika, programma ponte di finanziamenti per arrivare all’estate ed intanto via allo studio di un nuovo quadro di rilancio con il supporto internazionale, avvio di quelle misure di giustizia sociale che invertano il corso interno di austerità e di tagli indiscriminati).

Ora si attende l’Eurogruppo fondamentale in programma mercoledì prossimo, 11 Febbraio, le cui conclusioni, da prendere a larga maggioranza e condivisione, restano difficilissime da pronosticare.
Nonostante oggi Tsipras abbia voluto stemperare gli animi ed abbia parlato di accordo assolutamente possibile, i mercati restano piuttosto incerti, scossi pure dalla nuovi crisi tra Ucraina e Russia e dalle minacce di guerra conseguenti e dal rallentamento economico della Cina. Male in particolare tutte le Borse Europee: Milano, regina delle giornate positive ma anche purtroppo di quelle negative, perde l’1,9%, Francoforte l’1,69%, Parigi lo 0,85% e Londra lo 0,24%. Discorso a parte ovviamente quello di Atene, che solo oggi perde il 4,75%. Male anche Wall Street, almeno fino al pomeriggio, a borse europee aperte.

Le tensioni internazionali si fanno sentire anche sulle obbligazioni: lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi torna a toccare quota 130 punti, con i nostri titoli di stato decennali che tornano a rendere più dell’1,6%. Fenomeno amplificato in Grecia: i buoni decennali rendono sopra il 10% annuo e lo spread con i Bund torna a superare quota 1000 punti.

Giornata altalenante per la quotazione dell’euro che però alla fine chiude sui valori di apertura, a circa 1,13 dollari.

Chiudiamo l’articolo con i dati da record dell’export tedesco. La bilancia commerciale tedesca ha segnato nel Dicembre 2014 un surplus addirittura di quasi 22 miliard di euro. Quello appena passato ha rappresentato quindi senza dubbio un anno assolutamente da record, sia per l’import che per l’export della Germania, con un avanzo di 217 miliardi di euro, livello mai raggiunto dalla creazione delle serie statistiche e migliore del primato toccato nel 2007 (195,3 miliardi di euro). Numeri che confermano quanto sia squilibrata la posizione della Germania rispetto alle leggi ed alla regolamentazione Ue, come già sottolineato dallo staff di questo sito e da diversi analisti internazionali.

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