La commissione europea ha proposto qualche ora fa il suo piano assicurativo volto a proteggere i depositi bancari, e a diminuire sensibilmente i rischi nel settore bancario.
Questo schema si chiama (EDIS), che significa European Deposit Insurance Scheme, che rafforzerà sensibilmente i piani dell’Unione Europea per l’unione economica e monetaria, che secondo la commissione garantirà a tutti i cittadini depositi bancari in completa sicurezza in tutta l’Unione Europea.
Oltre a questa protezione per tutte le persone che depositeranno qualcosa, rinforzando la stabilità finanziaria, e riducendo ancora il collegamento tra le banche e il debito sovrano, questi sono principalmente gli obiettivi del piano.
L’EDIS sarà principalmente costruito in base al piano corrente, e permetterà di avere 100k euro di protezione sui depositi individuali.
I contributi che le banche hanno fatto all’EDIS, verranno dedotti dai loro pagamenti al deposito nazionale.
Ci sarà un sistema stratificato, dove le banche che sono ritenute di essere molto più rischiose di altre, pagheranno dei contributi superiori a quelli delle banche che sono molto più stabili.
In quanto l’EDIS verrà introdotto in modo graduale, questo processo sarà fortificato con modifiche ponderate in base al rischio, mentre il sistema di assicurazione dei depositi diventerà più radicato nel sistema bancario.
Severe misure di salvaguardia saranno in vigore per l’EDIS, in quanto assicurerà solo sistemi di deposito nazionali che sono in conformità con le norme dell’Unione europea.
Inoltre, l’EDIS sarà obbligatorio per le banche che sono coperte dal meccanismo di vigilanza unico, ma saranno anche aperte ai paesi membri dell’Unione europea che non fanno parte della zona euro.
Ci saranno tre fasi di evoluzione per l’EDIS che includono la ri-assicurazione, che durerà tre anni, fino al 2020. Questo è un sistema di assicurazione dei depositi nazionali che dovrà essersi completamente esaurito prima che l’EDIS entrerà in vigore.
A partire dal 2020 con il regime di riassicurazione funzionante, ci sarà una fase di co-assicurazione, in quanto l’EDIS diventerà un sistema completamente mutualizzato.
Ci sono stati importanti sforzi comuni per ridurre i rischi bancari, come ad esempio la diversificazione dell’esposizione bancaria.
C’è un piano di armonizzazione per i depositi nazionali e i corrispettivi piani di assicurazione, con l’implementazione di framework specifici, come ad esempio limitare la leva finanziaria, di assicurare finanziamenti stabili ed inoltre migliorare la comparabilità degli asset simili tra di loro.