Petrolio: quotazioni e stime post accordo OPEC

L’importante vertice conclusosi la scorsa settimana tra i ministri dei Paesi membri dell’OPEC ad Algeri, è riuscito negli intenti della vigilia: raggiungere un accordo sul contenimento della produzione di petrolio. La stessa Russia ha espresso la sua piena disponibilità ad appoggiare la decisione dell’Organizzazione dei produttori sul congelamento della produzione. È l’inizio di un nuovo trend rialzista?

Petrolio: trend al rialzo?

Dopo la conclusione del summit algerino, proprio il ministro dell’Energia russo, Aleksandr Novak, ha comunicato ai giornalisti che il suo paese è favorevole con quanto deciso dai componenti dell’Opec nel limitare la produzione di greggio.

La stretta finale sull’accordo per il congelamento della produzione del petrolio sarà definita il prossimo 30 novembre a Vienna. Premesso ciò, gli investitori e gli analisti nel frattempo si domandano se nel corso delle prossime settimane le quotazioni del petrolio “cavalcheranno” un nuovo trend rialzista. Immediatamente dopo l’annuncio dell’accordo tra i paesi dell’OPEC, le quotazioni di greggio sono schizzate in alto di oltre il 6 per cento.

Una intesa che ha inoltre prodotto risultati positivi per le valute degli stessi Paesi produttori di petrolio, ad iniziare proprio dal Rublo.

Stime quotazioni petrolio

Una parte degli analisti ritiene che il nuovo patto OPEC e l’appoggio della Russia rappresentano una serie di validi motivi per un aumento dei prezzi dell’oro nero nei prossimi mesi.

Naturalmente non tutti sono d’accordo con tali stime ed alcuni esperti rimangono più prudenti, evidenziando che l’incremento dei prezzi ci sarà ma soltanto di breve periodo.I motivi alla base di queste convinzioni, la presenza di paesi che invece non appoggeranno la decisione presa dall’OPEC, fra cui ad esempio Canada e Stati Uniti. A tutto questo occorre aggiungere che nazioni non membri dell’Organizzazione sono attualmente “impegnate” a raggiungere nuovi record in termini di volumi di produzione, operando dunque in maniera opposta a quanto deciso di recente ad Algeri. Per questa serie di motivi, gli analisti più cauti ritengono lecito attendersi una serie di oscillazioni di prezzo delle quotazioni del petrolio nel corso delle prossime settimane.

Una situazione per la quale non bisogna aspettarsi grossi sconvolgimenti nel mercato petrolifero ma soltanto una limitata riduzione dei volumi produttivi di greggio. La domanda di petrolio continuerà a crescere, anche se in modo più contenuta, sostenuta da mercati quali la Cina e paesi emergenti, mentre negli Stati Uniti ed Europa rimarrà ancora stagnante per diverso tempo.

In conclusione, a breve è lecito attendersi un trend rialzista del prezzo del petrolio ma, nel giro di qualche settimana, è probabile l’inizio di una alternanza delle quotazioni che secondo una parte cospicua di analisti, si protrarrà anche nel corso dei prossimi mesi.

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