Bilancio settimanale lievemente positivo per il prezzo del metallo giallo, che nonostante una chiusura d’ottava in calo dello 0,82%, a 1.948,25 dollari, riesce a mettere a segno una performance a 5 sedute pari a +0,75%.
Quotazioni dell’oro che sui titoli di coda della scorsa settimana hanno virato in negativo dopo l’uscita del dato relativo all’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti. Il Dipartimento del lavoro USA ha infatti reso noto che il cosiddetto indice CPI, ad Agosto, ha fatto registrare un incremento dello 0,4% su base mensile, in lieve frenata rispetto al +0,6% mostrato sia a Luglio che a Giugno. La lettura su base annua, sempre lo scorso mese, ha invece evidenziato un incremento dell’1,3%, in netto miglioramento rispetto al +1% del mese precedente. Battute le attese degli analisti, che invece avevano pronosticato +0,3% su base mensile e +1,2% su base annua. I due dati dimostrano che dopo il forte rallentamento subito nel periodo del lockdown, in particolar modo ad Aprile e Maggio, la domanda negli USA si sta confermando in crescita.
L’indice dei prezzi al consumo Core Rate, ovvero al netto dei componenti più volatili, quali cibo ed energia, sempre ad Agosto, ha rivelato un aumento dello 0,4%sul mese precedente, rallentando rispetto al +0,6% di Luglio, ma assestandosi oltre il +0,2% pronosticato dagli analisti. La lettura Core Rate calcolata su base annua ha invece evidenziato un aumento dell’1,7%, al di sopra dell’1,6% indicato dagli analisti e che corrispondeva alla stima finale di Luglio.
Il Dipartimento per il Lavoro ha inoltre rivelato che, ad Agosto, l’indice grezzo dei prezzi alla produzione è salito dello 0,3% su base mensile, rallentando rispetto al +0,3% del mese precedente, seppur battendo lievemente le stime degli analisti, pari a +0,25. La stima su base annua ha invece rivelato una contrazione dello 0,2%, ma tuttavia migliore del -0,3% atteso dagli analisti e dello 0,4% della lettura di Luglio.
Il cosiddetto indice PPI, filtrato dei prezzi di prodotti legati all’energia ed alimentari, invece, è aumentato dello 0,4%, superando il consensus degli analisti, fermo a +0,2%, ma rimanendo lievemente sotto il +0,5% di Luglio. La suddetta lettura calcolata su base annua ha invece mostrato un aumento dello 0,6%, battendo il +0,3% che corrispondeva sia alle stime degli analisti che alla rivelazione del mese precedente.
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Andamento Quotazioni Oro sul Breve-Medio Periodo
Ancora una volta la media mobile a 50 giorni (la prima linea dal basso verso l’alto sul grafico con time-frame giornaliero, in alto) ha frenato la pressione ribassista sui prezzi del metallo giallo.
Dopo aver toccato un massimo intraday a quota 1.975 dollari, infatti, le quotazioni dell’oro sono state nuovamente respinte verso il basso, toccando un momentaneo minimo a 1.911,70 dollari. Attualmente i prezzi si trovano intrappolati tra le due EMA minori, a 10 e 25 giorni (rispettivamente la prima linea dall’alto verso il basso e la linea mediana sul grafico), che passano in area 1.950 dollari.
L’eventuale recupero oltre le suddette EMA, se confermato anche nelle sedute successive potrebbe favorire un nuovo test di quota 2.000 dollari, superati i quali si potrebbe riattivare un modello di trading rialzista con target verso i massimi storici a ridosso di area 2.090 dollari.
L’eventuale discesa sotto area 1.900 dollari, in chiusura daily o peggio ancora settimanale, potrebbe invece causare un brusco calo verso area 1.800 dollari.
Modello di Trading sull’Oro – Valido da 1 a 5 Giorni
Il modello di trading Long si attiva con chiusura oraria oltre quota 1.962,15$ e consiglia di prendere i primi profitti a quota 1.974,25 e 1.981,80 dollari; stop loss in caso di discesa sotto quota 1.942,60$.
Mantenere o sovrappesare le operazioni rialziste in caso di break-out orario di quota 1.981,80$, per cercare di approfittare di eventuali allunghi in prima battuta a quota 1.994,05$ e successivamente a quota 2.006,35$; stoppare le operazioni in caso di ritorno sotto 1.962,15$ in chiusura oraria.
Insistere con nuove posizioni Long in caso di estensioni al rialzo sopra quota 2.006,35$ in chiusura di candela oraria, per cercare di sfruttare ulteriori balzi in area 2.018,75 e 2.038,95 dollari, estesi in area 2.059,35$; stop loss in caso di ritorno sotto 1.981,80$ in close orario.
Suggeriti acquisti sulla debolezza in caso di affondo in area 1.869$, per tentare di sfruttare eventuali rimbalzi prima in area 1.880,60$ e successivamente a 1.892,30$, estesi in area 1.911,35$; stop loss in caso di possibili flessioni sotto quota 1.850$ in chiusura daily.
Il modello di trading Short, invece, prende forma con chiusura oraria minore di quota 1.942,60$ e fissa i primi due obiettivi in area 1.930,60 e 1.923,20 dollari; stop loss in caso di recupero sopra 1.962,15$ in chiusura oraria.
Mantenere o incrementare le posizioni corte in caso di discesa sotto quota 1.923,20$ in chiusura di candela oraria, per tentare di ricoprirsi in primo luogo a quota 1.911,35$ e successivamente a quota 1.899,55$; stoppare le operazioni in caso di ritorno sopra quota 1.948,25$ in close orario.
Si consiglia insistere con nuove posizioni Short in caso di flessione sotto quota 1.899,55$ in chiusura di candela oraria, per sfruttare eventuali cali in area 1.892,30 e 1.880,60 dollari, estesi in area 1.869$; stoppare le operazioni in caso di recupero oltre quota 1.923,20$ in close orario.
Short speculativi in caso di allungo in area 2.059,35$, per approfittare di eventuali prese di profitto in prima battuta a quota 2.038,95$ ed in secondo luogo a 2.018,75$, estese in area 2.006,35$; stop loss con close daily sopra quota 2.080$.