Settimana da rally per il prezzo dell’oro, schizzato verso l’alto di quasi il 10%, rispetto al close dell’ottava precedente. La seduta di Venerdì 27 Marzo si è tuttavia conclusa in calo dell’1,25%, a 1.630,60 dollari l’oncia.
In una manciata di sedute le quotazioni del metallo giallo hanno recuperato tutto il terreno perso nelle tre settimane precedenti. Il prezzo dell’oro a metà ottava ha infatti toccato un massimo intraday a 1.699,30 dollari, per poi correggere dagli eccessi di ipercomprato di brevissimo.
Gli acquisti massicci sul bene rifugio per eccellenza sono stati sostenuti dai timori che l’espandersi dell’epidemia da coronavirus negli USA porti la prima economia del mondo in recessione. Il rally è stato inoltre sostenuto dall’incertezza durata un paio di giorni sull’approvazione degli stimoli economici da 2.000 miliardi di dollari stanziati dal governo. I democratici avevano in un primo momento imposto il loro veto, ma dopo che gli Stati Uniti sono diventati il primo paese al mondo per numero di contagi da Covid-19, l’ok del congresso è arrivato. Aumentano gli utenti che fanno trading online sull’oro, grazie alle piattaforme certificate.
Il prezzo dell’oro ha inoltre beneficiato dalla lettura shock delle nuove richieste settimanali di sussidio di disoccupazione, che nella settimana terminata il 21 Marzo sono balzate a 3,283 milioni di unità. Un dato così non si vedeva dagli anni ’60, che ha frantumato il più recente record negativo di +695 mila unità del 1982. Il saldo è stato nettamente superiore alle aspettative degli analisti, che invece avevano pronosticato un valore pari a +1,7 milioni di unità. Un risultato sconcertante, se si pensa che il saldo settimanale precedente era stato pari a +282 mila unità.
Autorevoli membri della Federal Reserve, come il governatore della FED di Dallas, Kaplan, hanno dichiarato di aspettarsi una fortissima contrazione del PIL USA nel secondo trimestre, con la disoccupazione che volerà al 15%, per voi calare al 7%-8% per la fine dell’anno.
L’ultima lettura macro arrivata da oltreoceano ha riguardato il dato finale dell’indice di fiducia dei consumatori statunitensi elaborato dall’Università del Michigan. Il suddetto indicatore, che tuttavia non ha tenuto in pieno conto gli effetti negativi dell’emergenza covid scoppiata negli ultimi giorni, si è assestato ad 89,1 punti. Risultato tuttavia minore della stima preliminare, pari a 95,9 punti e delle attese degli analisti, pari a 90 punti.
Chi vuole investire in commodities può utilizzare le piattaforme CFD certificate. Ad esempio con Capital (clicca qui per visitare il sito ufficiale) si hanno a disposizione strumenti molto utili come i segnali per poter essere subito operativi sulle materie prime.
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Andamento prezzo Oro sul breve-medio periodo
La fortissima resistenza che passa in area 1.690-1.700 dollari ha respinto verso il basso il prezzo dell’oro per la quarta volta nell’ultimo mese.
Il quadro tecnico di brevissimo e di breve-medio periodo è ritornato ad essere neutrale-positivo, con le quotazioni che si sono riportate al di sopra delle medie mobili di riferimento, a 10-25 e 50 periodi. Tuttavia la cautela è d’obbligo, considerata l’elevata volatilità. I continui saliscendi delle ultime 4 settimane, ben evidenti sul grafico giornaliero in alto, ne sono la testimonianza.
L’eventuale ritorno sopra area 1.660 dollari potrebbe favorire l’ennesimo tentativo di break-out del forte ostacolo in area 1.700 dollari, che se superato potrebbe spianare la strada verso i 1.800 dollari.
Supporto di brevissimo e breve periodo che invece transita tra 1.595e 1.585 dollari, area su cui si sono compresse le tre EMA. L’eventuale chiusura daily o peggio ancora settimanale sotto la media mobile a 50 giorni (la prima linea dal basso verso l’alto sul grafico che transita in area 1.585 dollari) potrebbe causare il ritorno verso area 1.500 dollari.
Modello di trading sull’oro valido da 1 a 5 giorni
Il modello di trading Long si attiva con chiusura oraria oltre quota 1.634,65$ e consiglia di prendere i primi profitti a quota 1.640,88 e 1.651 dollari; stop loss in caso di discesa sotto quota 1.624,55$.
Mantenere o sovrappesare le operazioni rialziste in caso di break-out orario di quota 1.651$, per cercare di approfittare di eventuali allunghi in prima battuta a quota 1.661,20$ e successivamente a quota 1.667,55$; stoppare le operazioni in caso di ritorno sotto 1.630,60$ in chiusura oraria.
Insistere con nuove posizioni Long in caso di estensioni al rialzo sopra quota 1.667,55$ in chiusura di candela oraria, per cercare di sfruttare ulteriori balzi in area 1.677,88 e 1.694,65 dollari, estesi in area 1.711,60 dollari; stop loss in caso di ritorno sotto 1.651$ in close orario.
Suggeriti acquisti sulla debolezza in caso di affondo in area 1.554,65$, per tentare di sfruttare eventuali rimbalzi in primo luogo quota 1.570$ e successivamente a 1.586,20$, estesi a 1.592,30$; stop loss in caso di possibili flessioni sotto quota 1.539$ in chiusura daily.
Il modello di trading Short, invece, prende forma con chiusura oraria minore di quota 1.624,55$ e fissa i primi due obiettivi in area 1.618,35 e 1.608,35 dollari; stop loss in caso di recupero sopra 1.634,55$ in chiusura oraria.
Mantenere o incrementare le posizioni corte in caso di discesa sotto quota 1.608,35$ in chiusura di candela oraria, per tentare di ricoprirsi in primo luogo a quota 1.602,20$ e successivamente a quota 1.592,30$; stoppare le operazioni in caso di ritorno sopra quota 1.630,60$ in close orario.
Si consiglia insistere con nuove posizioni Short in caso di flessione sotto quota 1.592,30$ in chiusura di candela oraria, per sfruttare eventuali cali in area 1.586,20 e 1.570 dollari, estesi in area 1.554,65$; stoppare le operazioni in caso di recupero oltre quota 1.608,35$ in close orario.
Short speculativi in caso di allungo in area 1.711,60$, per approfittare di eventuali correzioni in prima battuta a quota 1.694,65$ e successivamente a 1.683,90$, estese a quota 1.667,55$; stop loss con close daily sopra quota 1.740$.