Toyota firma l’accordo con Uber: è il futuro delle autovetture?

Grandi novità si affacciano nel panorama del settore automobilistico, perché il noleggio con conducente sembra essere diventato uno dei temi più cari e sentiti dai big delle automotive. La ragione è presto spiegata, perché la tendenza alla sharing economy e al turismo smart ha indotto molte persone ad abbandonare l’acquisto dell’auto, per affidarsi a mezzi di trasporto pubblici e anche a servizi che un tempo erano impensabili, come per l’appunto Uber.

I bassi prezzi, la comodità e anche la sicurezza di un sistema che sta in piedi ha convinto molte persone, soprattutto nelle grandi città, ad abbandonare il concetto di auto di proprietà, spesso costoso per la manutenzione e l’approvvigionamento e ad optare per la mobilità sostenibile, un mix fra pubblico e privato che si propone in costante ascesa.

Prova dell’interesse delle case automobilistiche nel settore del noleggio con concedente è l’entrata in pista di Toyota, che ha acquistato una partecipazione di Uber, ovvero il numero uno mondiale del settore.

Il valore di questa interessante operazione non è stato finora reso noto, ma l’intesa ha annoverato un interessante capitolo commerciale. Toyota ha infatti garantito ai guidatori una forma di leasing, che potrà essere rimborsato con la quota delle loro tariffe. In altre parole, il lavoro paga l’acquisto del mezzo, quindi una persona che desidera lavorare con Uber ma si trova sprovvista del mezzo, può farlo affidandosi ad un sistema di leasing quanto mai vantaggioso e decisamente moderno nelle sue intenzioni.

La scelta di Toyota segue la scesa in campo delle concorrenti, alla luce della rilevazione di GM della compagnia Lyft e dell’entrata in campo di Volkswagen nella società israeliana Gett, operazione costata ben 300 milioni di dollari.

Il tutto si lega alla manovra condotta da Apple, società da sempre orientata al noleggio con conducente, che si è rivelata pronta ad investire ben un miliardo di dollari sulla Uber cinese Didi-Chuxing.

Secondo gli analisti, Uber è quindi il partner ideale per Toyota, perché la sua gamma aiuto prone modelli piccoli e versatili, in grado di riprendere alla perfezione alle richieste di city drive, ovvero di guida in città, che chiede di essere veloce, scattante e ovviamente a basso dispendio energetico.

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