Banche: Padoan a Palazzo Chigi. Milano perde il 2,2%

Il politico tedesco, Wolfgang Schäuble, ha dichiarato: ‘L’Italia non vuole eccezioni alle regole. Quelle in vigore nell’Ue prevedono una certa flessibilità’

Recenti notizie ci fanno sapere che il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e i vertici di Cassa depositi e prestiti, il presidente Claudio Costamagna e l’amministratore delegato Fabio Gallia si trovano, in questo momento a Palazzo Chigi. La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa vieta per tre mesi le posizioni nette corte sul titolo alla Banca Monte dei Paschi di Siena. A fare quest’incredibile rivelazione è la Commissione stessa, precisando che il divieto sarà in vigore da oggi, 7 luglio, fino al 5 ottobre 2016 e si applica anche a derivati e market maker.

Borsa: Milano cede il 2,2%, tonfo Telecom (-10,8%), Mps +6% – Piazza Affari ha chiuso con il Ftse Mib in calo del 2,2% a 15.423 punti. Maglia nera è Telecom che ha ceduto il 10,8% a 0,65 euro. Mps ha invertito la tendenza dei giorni scorsi, guadagnando il 6% a 0,28 euro.

A seguito della Brexit le Borse di Asia e Pacifico stanno subendo conseguenze non indifferenti. Il giorno successivo all’ allarme, lanciato dal governatore della Banca d’Inghilterra, Mark Carney, il quale ha ipotizzato “prospettive economiche più severe” per il Regno Unito aseguto dell’uscita dall’Ue, Tokyo e molte altre importanti città asiatiche hanno subito delle pesanti perdite.

La capitale del Giappone si è ritrovata con l’1,85% in meno, ed è stata anche frenata anche dal rialzo dello yen e dal crollo della sterlina. Stessa cose è accaduta anche per Taiwan con l’1,61% in meno, Seul con l’1,85% e Sidney con lo 0,58%. Ma la lista non finisce qui. Sotto pressione vi è anche la capitale della Cina, Hong Kong, con 1,74% in meno, ancora aperta insieme a Shanghai a – 0,08% e Mumbai a -0,41%.

Secondo a quanto riportano le dichiarazioni di un gestore di fondi australiano, appartenete alla Caris Investment Partner, l’attuale “mancanza di fiducia” si traduce in vendite sui mercati asiatici per “monetizzare i benefici degli ultimi rialzi di Borsa” e deviarli su “investimenti più difensivi”.

Quanto ai futures sull’Europa e su Wall Street al momento sono negativi e si è in attesa di dati circa ordini e produzione industriale in Germania, Francia e Spagna, delle richieste di mutui Usa, dell’indice Ism e dei verbali della Fed.

Conseguenze devastanti anche per la moneta. La sterlina, infatti, crolla drasticamente arrivando ad un nuovo minimo dal 1985 arrivando per poco tempo sotto gli 1,28 dollari in nottata per recuperare solo parzialmente a 1,2984, sotto la soglia critica di 1,30. Ciò è stato causato dal fatto che l’intero mercato è al momento scosso dal congelamento degli investimenti, deciso da tre fondi immobiliari – gestiti da M&G, Avuiva e Standard Life – che stanno facendo a gare per riuscire ad ottenere il rimborso da parte dei clienti. Stiamo assistendo ad una fuga vera e propria dell’intero sistema del mercato immobiliare, che fino a questo momento era stato un capo saldo, un pilastro fondamentale per tutta l’economia britannica.

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