I Paesi OPEC ed i loro alleati trovano l’accordo sulle quote di produzione ed il prezzo del barile continua a volare, spingendosi su valori che non erano più stati toccati dallo scorso Marzo.
Il prezzo del greggio statunitensi, quindi variante WTI, ha chiuso l’ottava a 46,09 dollari, dopo essersi spinto fino ad un massimo intraday a 46,68 dollari. Il bilancio delle ultime 5 sedute ha registrato un incremento di poco superiore all’1%,reagendo con forza da un minimo settimanale a quota 43,92 dollari. Dai minimi dello scorso Novembre toccati poco sotto area 34 dollari, il prezzo del WTI si è aumentato di circa il 40%.
L’ultima spinta alle quotazioni, come anticipato, è arrivata con l’accordo arrivato sul filo di lana tra i Paesi del patto OPEC+, che a partire dal prossimo 1 Gennaio aumenteranno la produzione di soli 500 mila barili, a partire dal prossimo 1 Gennaio e non di 2 milioni di barili come era stato messo in preventivo prima dello scoppio della seconda ondata di contagi Covid-19 in tutto il mondo.
In linea di massima è stata una scelta che ha accontentato quasi tutti i Paesi partecipanti al Summit, e che comporterà una riduzione dell’output dagli attuali 7,7 milioni di barili al giorno a 7,2 milioni di barili. Gli alleati almeno per il primo trimestre 2021 si incontreranno ogni mese e di volta in volta analizzeranno se le condizioni di mercato potranno consentire un ulteriore aumento della produzione. Si procederà quindi per un probabile aumento a tappe , monitorando il termometro della domanda.
Prezzo del greggio che ha inoltre beneficiato di un nuovo calo delle scorte settimanali di petrolio “Made in USA“. Il consueto report elaborato dall’EIA (Energy Information Administration) ha infatti indicato un calo di circa 700 mila barili. Si è tuttavia trattata di una contrazione minore delle aspettative, che invece davano una flessione di 1,9 milioni di unità, ma comunque una lettura migliore dei +4,15 milioni di barili pronosticati dall’API (American Petroleum Institute).
Gli stock di benzina sono invece aumentati di 3,5 milioni di unità. Più degli +1,5 milioni di unità del consensus degli analisti ed in linea col dato API (+3,3 milioni di barili). Infine, le riserve di distillati sono aumentate di 3,2 milioni di unità, mentre le attese erano per un calo di 1,1 milioni di unità (dato API +0,3 milioni di unità).
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Andamento prezzo petrolio sul breve-medio periodo
La traiettoria del prezzo del petrolio WTI è puntata verso area 48 dollari, con possibilità di ritoccare nel breve anche area 50 dollari.
Il movimento rialzista è sostenuto dalle medie mobili di riferimento, a 10-25 e 50 giorni. L’ultima gamba rialzista di brevissimo, come in evidenza sul grafico giornaliero, in alto, ha infatti trovato supporto sull’EMA 10 (la prima linea dall’alto verso il basso sul grafico).
Sempre sul brevissimo, tuttavia, il supporto da non perdere è comunque identificato nella media mobile a 25 giorni (la linea mediana sul grafico), che passa in area 43. Sul breve-medio periodo, invece, l’impostazione rialzista è sostenuta dalla media mobile a 50 giorni (la prima linea dal basso verso l’alto sul grafico), che transita a circa 41,70 dollari. Sotto EMA 50 possibili crolli prima verso area 38 dollari e successivamente verso i minimi di Novembre in area 35-34 dollari.
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Modello di Trading sul Petrolio – WTI – Valido da 1 a 5 Giorni
Il modello di trading Long si attiva con chiusura oraria oltre quota 46,50$ e consiglia di prendere i primi profitti a quota 46,95 e 47,25 dollari; stop loss in caso di discesa sotto quota 45,75$.
Mantenere o sovrappesare le operazioni rialziste in caso di break-out orario di quota 47,25$, per cercare di approfittare di eventuali allunghi in prima battuta a quota 47,70$ e successivamente a quota 48,01$; stoppare le operazioni in caso di ritorno sotto 46,50 in chiusura oraria.
Insistere con nuove posizioni Long in caso di estensioni al rialzo sopra quota 48,01 in chiusura di candela oraria, per cercare di sfruttare ulteriori balzi in area 48,30 e 48,80 dollari, estesi in area 49,60$; stop loss in caso di ritorno sotto 47,25$ in close daily.
Suggeriti acquisti sulla debolezza in caso di affondo in area 42,15$, per tentare di sfruttare eventuali rimbalzi in primo luogo a 42,85$ ed in seconda battuta a 43,28$, estesi in area 43,73$; stop loss in caso di possibili flessioni sotto quota 41,70$ in chiusura daily.
Il modello di trading Short, invece, prende forma con chiusura oraria minore di quota 45,75$ e fissa i primi due obiettivi in area 45,30 e 45,01 dollari; stop loss in caso di recupero sopra 46,50$ in chiusura oraria.
Mantenere o incrementare le posizioni corte in caso di discesa sotto quota 45,01$ in chiusura di candela oraria, per tentare di ricoprirsi in primo luogo a quota 44,26$ e successivamente a quota 43,73$; stoppare le operazioni in caso di ritorno sopra quota 45,75$ in close orario.
Si consiglia insistere con nuove posizioni Short in caso di flessione sotto quota 43,73$ in chiusura di candela oraria, per sfruttare eventuali cali in area 43,28 e 42,85 dollari, estesi in area 42,15$; stoppare le operazioni in caso di recupero oltre quota 45,01 in close orario.
Short speculativi in caso di allungo in area 49,60$, per approfittare di eventuali prese di profitto in prima battuta a 48,80$ e successivamente a 48,30$, estese in area 47,70$; stop loss con close daily sopra quota 50,10$.